Rai Uno, grandi ascolti per Sanremo: addormentati davanti alla tv?

Festival con il botto finale. Ma di chi sarà il merito? Solo di Conti

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sanremo conti

Carlo Conti ha ancora battuto la precedente edizione di Fabio Fazio con un bel 10% in più di share e con due milioni in più di ascolto. La comparazione è brutale. Fazio 2014: 43.51 % e 9 milioni e 348 mila, Conti 2015: 54,21 con 11 milioni 843 mila spettatori.

BOOM – Festival con il botto quindi, anche se nella serata finale non sono mancati i soliti disguidi Rai: non si riusciva dal computo dei voti a stabilire bene la classifica (sarà sempre stata incaricata una società esterna, in appalto?).

Un classico anche questo, come il risultato finale. Ha  vinto Il Volo, tradizionale, melodico, dal bel canto italico, e questo ci ha anche fatto capire perché Tatangelo e soprattutto Lara Fabian sono state eliminate, erano troppo posizionate sul trio che “doveva” vincere. Insomma anche Conti è stato un po’ come il premier Matteo Renzi che nelle stesse ore continuava imperterrito il suo percorso per far approvare i disegni di legge, anche Carlo si è mosso deciso senza ascoltare altri e ha tenuto bene in mano il timone dello show, scegliendo la rotta che preferiva.

MERITO – Quindi il merito è soltanto suo, di Carlo Conti, anche se da adesso su di lui si stanno appiccicando coloro che in Rai pensano di aver contribuito in qualche maniera al suo successo. Come ad esempio il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone che cinguetta su tutti i media come una capinera aggiungendo qualche acuto da cicala. Tutti i giornalisti si chiedono com’è stato possibile che uno show senza particolari colpi di scena, assolutamente nella tradizione, quasi noioso, abbia ottenuto un simile trionfo.

Noi pensiamo che il pubblico, quello vero, desiderasse un programma tranquillo, senza quelli sforzi di falsa creatività del precedente conduttore Fabio Fazio. Comunque noi potremmo azzardare un’altra ipotesi, anche se non è un’analisi di marketing televisivo, ovvero, ricorrendo all’esperienza personale, molto privata.

MORFEO – L’Auditel non rileva, o comunque non distingue tra coloro che stanno svegli da quelli che dormono, e vi posso dire che io di fronte al Festival di Conti, rassicurato dall’atmosfera soft, ho schiacciato dei pisolini magnifici. Forse con me anche altri milioni di italiani hanno tenuto alto lo share, per la loro immobilità sulle poltrone, tra le braccia di Morfeo. Grazie quindi Conti, perché anche stare tranquilli davanti alla tv, senza sobbalzi e tensioni è un piacere magnifico. Una vera rarità. Soprattutto per chi soffre d’insonnia.

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