La vita di Oriana Fallaci diventa un film, “L’Oriana”, evento al cinema in una versione breve solo il 3 e 4 febbraio, e in due puntate integrali su Rai1, il 16 e 17. Una biografia sulla scrittrice e giornalista, sulla donna che si è fatta strada come reporter di guerra in un mondo di uomini, che ha il volto di Vittoria Puccini. Il film la racconta da giovane quando partecipava alla resistenza partigiana, parla dei primi articoli, del grande amore per il leader della resistenza greca Alekos Panagulis, interpretato da Vinicio Marchioni, e arriva fino alla malattia e alla morte.
STORIA DEL XX SECOLO – Ma è anche una storia del ventesimo secolo attraverso i momenti più importanti, gli incontri con i grandi della Terra, che la Fallaci ha documentato e vissuto da testimone, come spiega il regista Marco Turco: “Dal Vietnam, agli astronauti, all’atterraggio sulla Luna, il grande amore con Panagulis, il confronto e lo scontro con l’Islam, fino all’11 settembre, speriamo di averla raccontata nel modo più esauriente possibile”. Vittoria Puccini, fiorentina come lei, conosceva Oriana Fallaci come reporter ma poco come scrittrice, e da lì, dai suoi libri, è partita per costruire il personaggio, scoprendo una donna coraggiosa e fortemente determinata.
DUE DONNE FIORENTINE – “Una figura anche contraddittoria, che si ama o si odia, molto provocatoria, c’era chi la detestava e lei non se ne preoccupava, è una vita che meritava di essere raccontata”. Per l’attrice diventare Oriana Fallaci: “E’ stata una bella sfida, ho pensato che dovevo mettere da parte le paure e entrare nella mentalità di Oriana”.
E la paragona un po’ a Forrest Gump: “La sua vita era un po’ come quella di un Forrest Gump al femminile, una donna che riusciva a trovarsi in momenti fondamentali della storia italiana e mondiale, ma lui ci si trovava casualmente lei voleva esserci per raccontare e denunciare” (Askanews).
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