Continua imperterrita la bionda ex Grande Fratello Eleonora Daniele a fare scorribande sui crimini più atroci, con il suo “Storie vere” nel mattino di Raiuno in fascia protetta. In una delle ultime puntate abbiamo visto una collana di perle nere: il “massacro” di Chiara da parte di Alberto Stasi nell’omicidio Garlasco, il povero Davide, “massacrato” a Terni, le 15 coltellate con cui Marco Quarto uccise la moglie, la bambina disabile picchiata a scuola. Con la sua compagnia di giro, presenza fissa di un giornalista di cronaca nera de La Repubblica e una nota criminologa che si divide tra Porta a porta e “Storie vere” si svelano le più terribili atrocità.
STORIE VERE – La straordinaria Daniele ha anche condito con un pianto una delle storie più drammatiche. Negli ultimi 10 minuti del programma invece si va alla beatificazione, al riscatto morale, trattando il tema della solidarietà e il volontariato. Un modo ingenuo con cui si pensa di poter cancellare tutte le macchie di sangue di “Storie vere”. Le proporzioni parlano chiaro: 80% dedicato al crime, il 20% a temi normali, a storie positive. Il bello è che Raiuno sta approntando Vita in diretta estate con la conduzione di Eleonora Daniele, (copia slavata di Sciarelli di Chi l’ha visto?) e sembrerebbe ormai stato scelto come partner (contro il volere della stessa conduttrice) Salvo Sottile, esperto di criminologia, per dare la certezza che nel pomeriggio dell’estate si parlerà solo di morti violente, ammazzamenti, massacri, stupri, pedofilia, corpi sottratti e analisi del Dna.
NESSUNA TUTELA – E speriamo che ne accadano tanti di fatti di cronaca nera da raccontare! Questa è l’unica Italia che la Raiuno di @Giankaleone vuol rappresentare ai suoi teleabbonati? Possibile che nessuno voglia tutelare i minori che stanno davanti alla tv e non solo? A cosa serve essere un’Azienda di servizio pubblico? Noi speriamo sempre in un intervento decisivo della Presidente della Rai Tarantola, che ha sempre mostrato sensibilità su certi temi. Nel frattempo non ci resta che appoggiarsi al buon senso dei telespettatori, che possiamo invitare solo a cambiar canale.
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