Enzo Iacopino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha più volte segnalato e condannato una cattiva condotta dei direttori delle reti televisive che affidano a conduttrici e conduttori (privi delle minime basi circa le regole giornalistiche) il delicato compito di intervistare ospiti (politici, giornalisti, autori, protagonisti delle cronache quotidiane) senza tutelare né l’intervistato, né la sensibilità del pubblico televisivo.
LA POLEMICA – La polemica è nata nei confronti di Barbara D’Urso, ma poi inevitabilmente ha fatto emergere i tanti casi di pseudo-giornalisti senza patentino. Il problema riguarda un po’ tutti, però più le tematiche sono delicate più la stonatura salta agli occhi. Partiamo dalla domenica di Raiuno con Paola Perego che presenta e intervista spaziando a 360 gradi e non risulta iscritta all’ordine. In regola Ingrid Muccitelli, iscritta all’Albo dei Pubblicisti che conduce In Famiglia.
CORRETTA INFORMAZIONE – Ci risultano non iscritte Francesca Fialdini (che ha un ruolo di primo piano) a Unomattina, in buona compagnia di Eleonora Daniele (Storie Vere), che impersona in modo convincente il ruolo di giornalista si fa per dire, (sorvoliamo sull’approssimazione con cui vengono trattati gli argomenti, svarioni etc.). Anche Marco Liorni e Lorena Bianchetti non ci risultano negli elenchi dell’Ordine Nazionale. Neanche il grande Fabrizio Frizzi (che in passato ha condotto Cominciamo Bene programma giornalistico d’attualità) riusciamo a trovare negli elenchi “pubblici”. Se l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti è “obbligatoria” per chi è preposto a trattare certi argomenti sarebbe il caso che Mediaset e Rai vigilino come sempre nell’interesse di una corretta informazione e per la tutela stessa dei soggetti trattati.
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