E’ stato il Fatto Quotidiano a lanciare la notizia: Gianni Riotta si candida a diventare il sostituto di Massimo Giannini per la conduzione del talk show estivo di Raitre che rimpiazzerà Ballarò. E ci sarebbe anche un’ipotesi ulteriore che l’editorialista della Stampa possa sostituire Giannini anche per l’edizione del prossimo anno. Già questa stagione Ballarò ha sofferto fin dall’inizio in termini di ascolti, complice anche la concorrenza diretta di Giovanni Floris su La7. Una perdita secca di 6 punti di share. Non crediamo che con Riotta si risolleveranno le sorti del programma.
IL DUBBIO – Il direttore-demolitore di Raitre Andrea Vianello continuerebbe imperterrito sulla sua strada ormai dissestata dai flop, dopo aver scelto Giannini, un esterno alla Rai pagato ben 500mila euro (un volto che non ha bucato lo schermo) si sceglierebbe di sostituirlo con un altro giornalista (gran curriculum alle spalle, è stato direttore del Tg1 e del Sole 24 ore) esterno alla Rai, e soprattutto che non ha mai avuto una presenza televisiva particolarmente ficcante. Insomma il dottor Vianello avrebbe ancora evitato di considerare i 1800 giornalisti interni della Rai, ha deciso di prenderli ancora a schiaffi, umiliando la loro professionalità. Noi continuiamo a insistere con una domanda che non sembra avere una risposta decente dall’azienda: è possibile che su 1800 giornalisti sul libro paga non si trovi un volto adeguato alla conduzione di Ballarò. Noi come tutti i milioni di telespettatori che seguono le news della Rai (che hanno un gran successo di ascolti) notiamo ogni giorno quanti giovani commentatori del tg e quanti corrispondenti abbiano professionalità e capacità di conduzione eccellente, è possibile che l’azienda non abbia l’orgoglio di provare un interno in un suo programma di punta? O forse la scelta su Giannini e Riotta (ottimi giornalisti, ma non televisivi) potrebbe essere stata obbligata da altre motivazioni? Noi non ci rassegneremo a condurre anche questa battaglia, curioso il silenzio dell’Usigrai, forse anche per l’associazione dei giornalisti Rai sta subentrando la rassegnazione?
LA BATTAGLIA – Noi apprezziamo molto la battaglia del Presidente dell’ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, è giusto che alcune trasmissioni del servizio pubblico abbiamo la gestione certa di un giornalista professionista, soprattutto quando si esce dalla conduzione che intrattiene e si affonda su temi scabrosi e complessi di cronaca giornalistica come quelli ad esempio che vengono trattati ogni giorno a “Storie vere”. Possibile che non ci sia in Rai una bella e bionda giornalista professionista che possa condurre al posto di Eleonora Daniele? Noi come telespettatori consigliamo alla dirigenza Rai di guardarsi ogni tanto di mattina (forse è troppo presto per alcuni?) il programma “Buon Giorno Regione” della Tgr. Potrebbero avere qualche folgorazione e magari scegliere una vera professionista dell’azienda che sappia trattare certi temi con tutte le cautele del caso. Ma sappiamo come il bilancino di Giancarlo Leone vibri al massimo in primavera e come le sue scelte cadano spesso al di là della vocazione che la Rai ha come servizio pubblico. Non ci resta che aspettare che qualcosa cambi davvero. Continua…
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