Rai, Antonella Clerici si becca il tapiro da Striscia e “attacca” il direttore di rete

Il “riconoscimento” per il flop del suo ultimo programma. «Forse ha dei difetti, ma è difficile metterlo a posto quando non hai la possibilità di crescere» ha detto la conduttrice

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Ieri sera a Striscia la notizia Antonella Clerici ha ricevuto il suo ennesimo tapiro da Staffelli. Soprattutto per il flop di “Senza parole“. La conduttrice ha cercato di essere blanda nelle sue considerazioni, ma non è stata un’intervista senza parole come il suo programma. A noi ci è sembrato un attacco molto esplicito al direttore di Raiuno Giancarlo Leone che la lascerebbe sola, a fare un programma senza gli investimenti necessari e quindi ha aggiunto: “Non si possono fare le nozze con i fichi secchi“.

ANTONELLA CLERICI SENZA FILTRI – Finalmente nel filmato è uscito il volto di Giankaleone che noi abbiamo da tempo indicato come unico colpevole dei filotti di flop su Raiuno. Antonella ha continuato a insistere sulla imperizia abituale della rete: “Forse il programma ha dei difetti, ma è difficile metterlo a posto quando non hai la possibilità di crescere. Però io non mi arrendo”. E ha aggiunto: “Forse è colpa anche mia, che dico sempre di sì. Non riuscirò ad avere i risultati che, forse, merito e mi aspetto, ma io non mollo. Sono tenace e andrò sempre in onda dove mi mandano, per ora… L’anno prossimo, però, ci penso. Perché devo proteggere anche un po’ i miei progetti”. Noi tutti sappiamo che Leone non avendo individuato format validi si affida solo ai conduttori, sperando di sopravvivere. Mors tua vita mea (traduzione per Teodoli e il vicedirettore generale Marano: morte tua vita mia), Ovvero: cerca di stare a galla sulla pelle degli altri. Certo il silenzio del Dg Gubitosi, del Cda sui continui affossamenti d’ascolto dei programmi voluti da Leone, è compromettente. Noi speriamo sempre che qualcuno della Corte dei conti si svegli e faccia pagare a chi di dovere questa ingloriosa e dispendiosa debacle.

LA REGOLA DEL MERCATO – Tra l’altro alcuni giornali di ieri ricordavano come il sor Leone abbia prodotto un flop ancora maggiore quando fu direttore dell’Intrattenimento, che fu chiuso dopo aver sperperato milioni di euro ottenendo solo insuccessi. Ma dopo, come se niente fosse successo, fu subito nominato direttore di Raiuno. Viva la rai, dove la regola del mercato sui manager non ha alcun valore. Inamovibili tutti con stipendi d’oro anche se infiorettano i programmi con share da brivido. A questo punto non basterebbero soltanto le dimissioni del direttore Giancarlo Leone, ci vorrebbe qualche intervento più massiccio per colmare la vergogna. Continua…

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