Rai, Report fa un’altra vittima: l’olio di palma

Milena Gabanelli, dopo pizza e caffè, non risparmia un prodotto usato da moltissime aziende. Ecco una lezione di buona tv

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Bisogna riconoscere che Report di Milena Gabanelli svolge molto bene il suo ruolo di servizio pubblico. Non è facile in un’azienda come la Rai affrontare temi scottanti che possano infastidire in maniera decisiva le aziende che investono milioni di euro in pubblicità (vedi Ferrero e Nutella). E’ il caso di ieri sera, nel programma di Milena Gabanelli su Raitre, dopo pizza e caffè, fa un’altra vittima: l’olio di palma.

COSA C’È DIETRO – Un grasso usato in molti biscotti e crackers che alcuni esperti affermano che possa essere dannoso alla salute. La questione centrale è ancora molto dibattuta: l’olio di palma fa davvero male come si dice? (e non tutti sono d’accordo). E in che dosi? In attesa di delucidazioni scientifiche più certe, abbiamo appreso da Report molte altre cose importanti: ad esempio che molte aziende che usano olio di palma sono “sponsor di Expo“. Che da gennaio non si può più scrivere sulle etichette solo grasso o olio vegetale, ma è obbligatorio specificare che è stato usato olio di palma. Unico particolare, non è obbligatorio scrivere quanto ne è stato usato. Secondo Greenpeace, nella Nutella «c’è il 31 per cento di olio di palma». L’uso indiscriminato dell’olio di palma (MalesiaIndonesia ne producono da sole il 90 per cento nel mondo) ha un effetto collaterale sulla deforestazione con il rischio di estinzione per gli oranghi.

LEZIONE DI BUONA TV – Le nuove normative sulle etichette stanno convincendo molte aziende a correre ai ripari. Misura, Ferrero e Buitoni hanno scritto a Report, annunciando una riconversione e una fuga dall’olio di palma. Un bel successo ancora, per la trasmissione che sta percorrendo una via molto pericolosa e ardua, non sempre compresa dai vertici aziendali. Ma molti si domanderanno: Striscia  la notizia di Ricci è altrettanto brava, pur essendo un prodotto realizzato da un’azienda privata come Mediaset, attacca tutte le sere, senza risparmiare nessuno. Se però ci fate caso a Striscia le denunce maggiori sono contro i privati che non rispettano certe regole, o soprattutto contro le aziende pubbliche e i loro sprechi. Difficile o quasi impossibile vedere un affondo su qualche prodotto che appartenga alle grandi aziende che finanziano con la loro pubblicità Mediaset. Quindi oggi possiamo dire viva la Rai di Report che tiene accesso un lumicino sulla libertà di comunicazione. Un prodotto da servizio pubblico, una lezione di buona tv per chi continua a fare, pur essendo finanziata dal denaro nostro, programmi che solleticano solo la morbosità dei telespettatori. Eleonora Daniele e il suo Storie vere ne sono un esempio lampante. Ma anche Affari tuoi che ogni sera esalta il gioco d’azzardo come scelta di successo nella vita.

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