Prima Antonella Clerici ha sostenuto che il suo programma “Senza parole” andava male perché era collocato di sabato, giorno sbagliato (secondo lei), soprattutto (diciamo noi) perché andava contro la sanguinaria De Filippi. Però il suo “Senza parole” per un’esigenza di programmazione ha avuto invece l’occasione di andare in onda di giovedì, ma il risultato è stato altrettanto catastrofico, a quel punto Antonella furiosa ha iniziato a dire che la Sanguinaria vinceva perché il programma finiva tardissimo, sabato scorso la Rai ha accontentato Antonella e le ha dato lo spazio dalle 21.15 alle 24.33 mentre Maria De Filippi ha chiuso prima, ovvero alle 24.31.
IL DURO COLPO – Ma ancora una volta la Clerici ha preso una batosta incredibile: share 14.69 con 2 milioni 918, mentre Amici ha totalizzato uno share del 23,24% con 4 milioni e 600 mila. Circa dieci punti di differenza. Un baratro, con l’onta di aver infranto il muro dei 3 milioni, scendere sotto vuol dire flop pieno. Forse dopo tante giustificazioni, anche Antonella avrà capito che il suo programma “Senza parole” non funziona, non piace al pubblico, che non attrae share, ma solo sbadigli e noia. Sicuramente dietro questo definitivo insuccesso c’è l’incapacità di organizzare un palinsesto decente su Raiuno. “Senza parole” non era un programma da fare, in più non era collocabile il sabato sera, la scelta come sempre è quella tipica di Leone, non avendo idee butta allo sbaraglio una star come la Clerici sparandola contro la corrazzata della De Filippi, dandole solo come munizione un vecchio format rabberciato e pieno di acciacchi. E’ come sparare contro un mitra moderno avendo a disposizione un moschetto del 1900. Una vera carneficina annunciata.
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LE SCONFITTE – Leone comunque gongola delle sue sconfitte, anche Carlo Conti sta rischiando, ma il direttore di Raiuno sorride felice a tutti perché sa che nessuno lo toglierà da quel posto. Finché la rete sarà trasmessa nell’etere sarà lui a guidarla. E’ inutile illudersi, in questa Italia non c’è d’aspettarsi un cambiamento. La rete si consumerà lentamente fino allo spegnimento in diretta. Ci immaginiamo il titolo: “Raiuno muore soffocata mentre Eleonora Daniele sta conducendo Estate in diretta con Salvo Sottile. Il primo indiziato sarebbe Giancarlo Leone, il direttore. Ma le indagini continuano, interrogato anche il suo vicedirettore Ludovico di Meo”. Sembra uno scherzo ma vedrete che questo andazzo, nonostante le tante parole del premier Renzi, finirà proprio così, la gloriosa Azienda culturale italiana sarà presto spezzettata e venduta a prezzi modici, resterà soltanto la direttrice Maria Pia Ammirati con le sue Teche a raccontarci la storia fantastica di una Rai finita tanto miserevolmente. E finalmente avremo anche capito perché la potentissima e intoccabile dottoressa Ammirati si è rifugiata nella direzione della Cineteca Rai.
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