Rai, ennesimo flop di sabato. Clerici e Balivo alla deriva?

Antonella distrutta nuovamente dalla De Filippi, "Detto Fatto" di Caterina in calo

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Molti spunti dolorosi nel sabato della Rai, su tutti l’insuccesso inglorioso del programma “Senza parole” che ha perso sempre contro la De Filippi e non solo, una caduta che ha portato Antonella Clerici a infrangere il muro del suono dei tre milioni di ascolto, scendendo sotto.

Un brutto programma, che ha rivelato quanto non sia “in format” la conduttrice che anche nella Prova del cuoco sta raschiando il fondo, con un recentissimo 15,44 % di share, un valore su cui nessuno avrebbe mai scommesso un euro, qualche tempo fa. Anche l’allieva preferita di Antonella Clerici che studia da grande per condurre la Prova del cuoco, ovvero Caterina Balivo, non è da meno della maestra.

BALIVO FLOP – Nell’ultima settimana il programma Detto fatto, il più amato dal direttore di Raidue Teodoli (nicchia nella quale custodisce il “tesoretto partenopeo” della sua rete), ha perso pezzi ogni giorno, da una media del 7% di share è sceso a quella del 6% di share, con punte drammatiche del 5.46% e del 4%  di sabato. Più di un punto perso in una settimana è una brutta indicazione sulla tenuta della scalpitante Balivo, non bastano più i sorrisini e tanta energia per un programma che scimmiotta troppi format. “Detto Fatto” è sempre meno probabile con quei personaggi freddi e poco simpatici, parrucchieri, estetisti, esperti, ect.ect…, che evidentemente non entrano nel cuore dei telespettatori. Mentre cala sempre di più l’ascolto di “Detto fatto” aumenta sempre più l’attesa per vedere la conduttrice alla ribalta con ben quattro puntate in diretta su Rai due,  in prima serata, quest’estate. Un rischio che la Rai non dovrebbe correre, anche perché l’esperienza negativa della maestra Clerici potrebbe essere un buon insegnamento per la Balivo.

IL DILEMMA – Concludiamo con una domanda: ma Vincenzo Mollica un giorno andrà in pensione? Nel suo Ciak e gulp sul Tg1 che tanto fa sorridere i giornalisti che lo presentano, abbiamo notato una curiosa involuzione, le sigle d’apertura e chiusura durano quasi più del programma. Sono comprensibili forse solo ai giornalisti del tg1, ma al di là di Fiorello si vedono personaggi sconosciuti ai più, forse saranno tecnici della Rai? Una volta potrebbe andare bene, ma tutte le settimane è veramente troppo. Non cambia invece lo stile dei servizi di Vincenzo Mollica, sempre all’insegna del plauso, mai un accenno di critica, i libri, la musica, il cinema e il teatro sono sempre straordinari. Non ci sembra che questo modello aiuti a diffondere la cultura. Soprattutto i telespettatori si meriterebbero dei giudizi più ponderati. Insomma il programma Ciak gulp collocato in una fascia oraria con milioni di telespettatori, secondo noi rimane un’occasione persa.

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