Clamoroso: Uno mattina estate affonda giorno dopo giorno, giovedì si era infilata in un 15.11 % di share che aveva fatto lanciare il Mayday a tutto l’equipaggio, capitan Ludovico Di Meo compreso. Ma ieri è stato il venerdì nero: un 13.76 % di share che ha inabissato tutti i sogni di gloria del direttore di Raiuno Giancarlo Leone. Una catastrofe annunciata. Il motivo quale sarà mai? Come sempre basta vedere la trasmissione per capirlo. Cosa che purtroppo i dirigenti responsabili, così impegnati a sopravvivere alla prossima riforma della Rai, non fanno. Noi che la seguiamo abbiamo notato prima di tutto una grande tristezza nello studio, i primi a non credere alla trasmissione sono i due conduttori Alessio Zucchini e Mia Ceran.
Come avevamo già anticipato la coppia non carbura, il giornalista del Tg1 ha perso il suo sorriso contagioso che si è infranto sulla rocciosa Ceran. In studio si taglia a fette il gelo, in più ci domandiamo come sia possibile che ogni giorno si ripropongano i temi fatti, rifatti e rivisti in tutti i tg italici. Si dirà, la trasmissione segue l’attualità, in realtà non si incontra mai un approfondimento serio, le pagine scorrono formali e banali, senza un sussulto. Quello che pensa di essere importante per la trasmissione è sicuramente Umberto Broccoli, il terzo incomodo, il colpo di scena. Lui che annaspa qua e là con le solite battutine e considerazioni che ci ricordano il tempo che fu, quello del Bignami scolastico. Anche Broccoli dà una bella mano ad affondare la nave, ormai è da tempo che naviga in tv, forse non sarebbe male se approdasse in qualche lido sicuro e si riposasse almeno d’estate.
A veder scorrere i titoli c’è anche una archeo-autrice tal Cataruzza che continua da secoli a essere la protagonista dietro le quinte di Uno Mattina. Insomma, poveri Zucchini & Broccoli & Ceran che ingenuamente si sono infilati in una simile pericolosa avventura. Adesso non sarà facile tornare indietro e rimettere in sesto una trasmissione così malconcia. Uno mattina Estate è diventato un minestrone dove dentro ci sta di tutto: dalla cronaca nera, all’attualità, alla cucina, al crime. Tutto mischiato in maniera grossolana, pezzi tagliati con l’accetta, infilati l’uno accanto all’altro solo per coprire in qualche maniera le tante ore di trasmissione.
Una delusione e un brutto pasticciaccio, se qualche signore della Rai la dovesse vedere, tipo un membro del Cda, dovrebbe chiedere le dimissioni di tutta la squadra, dai dirigenti agli autori, mandare a casa Giankaleone perché riconosciuto artefice dell’affondamento di uno dei più gloriosi programmi della Rai, non solo d’inverno ma anche d’estate. Ma si sa, queste cose avvengono solo nei sogni di chi crede ancora nella Rai e nel suo ruolo di servizio pubblico. (Continua…)
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