Michele Santoro in Rai il prossimo anno? Se ne parla da tempo, le trattative sarebbero condotte nel massimo riserbo, un importante dirigente responsabile della parte editoriale della Rai sarebbe pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Ma secondo noi non sarà un’operazione tanto facile. La nostalgia del conduttore verso l’azienda Rai che lo ha lanciato e portato al successo è alimentata anche dalla speranza di ritrovare gli investimenti di un tempo. E’ noto come il patron de La7 Umberto Cairo sia un uomo attentissimo al denaro, che risparmi anche sui centesimi del budget. L’unica azienda che potrebbe ridare sfarzo e comfort ai progetti di Michele non potrebbe che essere la Rai.
TUTTO PIENO – Certo i luoghi di palinsesto risulterebbero tutti occupati, ad esempio Ballarò su Raitre, che nonostante abbia perso in un anno circa il 10% di share, ha avuto la riconferma di Massimo Giannini, su Raidue vivacchia Virus, un programmino che non è mai decollato, condotto da Nicola Porro, una proposta fragile che potrebbe anche essere rivisitata. Ma non sarà un’operazione così facile. Basta vedere quello che è successo ieri sera: Servizio pubblico in diretta eccezionalmente da Firenze, lanciato con grande impegno di spot, con finalmente un investimento importante di budget, ospiti prestigiosi, ha raggiunto dalle 21.27 fino a notte fonda ovvero alle 24.45, il 6.34% di share con un milione e 143 mila spettatori. In una serata senza concorrenza ci sembra assai poco. Noi ci aspettavamo molto di più.
L’ESPOSIZIONE – E’ evidente che Santoro paga l’eccessiva esposizione dei talk show politici in tv, ma ci potrebbe anche essere un calo d’interesse sul conduttore che forse dopo tanti anni sta perdendo un po’ di appeal. E’ normale che accada. Le sorprese stanno sempre dietro l’angolo, ma i risultati di ieri sera su La7 confermano il periodo non facile di Michele Santoro.
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