Rai, Frizzi e Dalla Chiesa impotenti: La Posta del Cuore crolla

Le cifre dell'Auditel parlano chiaro, stiamo sempre vicini al 13% di share

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Fabrizio Frizzi
Fabrizio Frizzi

Il bollettino di guerra degli ultimi giorni del programma La posta del cuore condotto da Frizzi e Dalla Chiesa sta confermando un’altra Caporetto di Raiuno e del suo straordinario e acclamato direttore Giancarlo Leone.

I NUMERI – Le cifre dell’Auditel parlano chiaro, stiamo sempre vicini al 13% di share, e dopo aver ronzato eccezionalmente su una punta del 15.15% di share (risultato comunque modesto considerando che stiamo parlando di un palinsesto favorevolissimo, privo della concorrenza della Barbara D’Urso) la linea dell’ascolto procede in picchiata, mercoledì 13.85 %, giovedì 13.18% venerdì 12.82%. Il medagliere di Giankaleone si arricchisce di un altro flop. Assolutamente annunciato. Dopo l’idea balzana di tirare fuori La macchina della verità dai magazzini polverosi della Rai, il direttore ha annunciato al mondo la grande novità televisiva, La posta del cuore, il programma che avrebbe dovuto sollevare le sorti di Raiuno, il progetto estivo che dopo il collaudo avrebbe dovuto sostituire altri contenitori invernali.

IDEA GENIALE – Per una simile “geniale” idea si forma la coppia dell’anno, dopo la riunione di Romina & Albano, ci mancava quella di Frizzi & Dalla Chiesa. Su un progetto senza senso si buttano allo sbaraglio due conduttori di talento. E adesso chi paga? Tutti i buchi d’auditel di Raiuno, con pesanti ricadute sulla pubblicità e sull’immagine della rete, a chi andranno conteggiati? Ai registi, agli autori, ai conduttori? O forse qualcuno finalmente si sveglierà dal letargo e vorrà riconoscere che Giancarlo Leone non è stato mai il buon direttore di Raiuno che pensa di essere. Il Cda, complice di tante disfatte, finalmente censurerà certi comportamenti a dir poco superficiali? Una linea editoriale senza alcuna bussola, può valere almeno una piccola multa? O un rimprovero scritto, o un voto d’insufficienza, o un cinque in condotta. O queste note di biasimo saranno invece quelle che faranno decidere chi di dovere, colui che sta al potere, spingendolo a nominare Giancarlo Leone amministratore delegato della nuova Rai? Ci aspettiamo di tutto e di più. Anche il trionfo della regola messa in atto da Giankaleone quando ha riconfermato i conduttori che hanno floppato: Più vado giù e più ti tiro su.

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