Squadra che vince non si cambia e in apertura di stagione Raiuno propone come prima fiction Anna e Yusef, con Vanessa Incontrada per la regia di Cinzia Th Torrini. Presentata ieri in conferenza stampa, andrà in onda in due puntate, lunedì 7 e martedì 8 settembre.
SUCCESSO – Dopo il successo di “Un’altra vita” con uno share oltre il 30% all’uscita nell’autunno 2014 e ben il 16% nelle repliche delle scorse settimane, la Incontrada si conferma la più amata delle italiane. O italo-spagnola, come non manca di sottolineare quando incespica nelle interviste. Ma per parafrasare un vecchio carosello, a degli ascolti così si perdona tutto.
E con il bel franco-tunisino Adel Bencherif – anche nel prossimo 007 – già il cast rappresenta il mosaico di lingue e culture che è il Mediterraneo, in quella che definirei una instant fiction. Sì, è una storia d’amore, specialità della Torrini, e di famiglia, come si conviene a Raiuno, ma affronta con brillante tempismo il tema dei migranti in Italia, raccontando le travagliate vicissitudini di Anna, appunto, e Yusef, che ha lasciato l’agiata famiglia a Tunisi per studiare ingegneria in Italia e per una scelta di vita diversa.
LA STORIA – Ambientata nel 2011, quando la Tunisia è stata scenario degli albori della “primavera araba”, la sceneggiatura tenta in questo modo di sovvertire gli stereotipi del povero immigrato che si innamora della ricca bionda – tale è l’Incontrada per l’occasione – per focalizzare sui pregiudizi culturali che investono i due giovani già nelle rispettive famiglie e sulle difficoltà non solo materiali dell’immigrazione nel nostro paese dal nord Africa; ma come sottolinea la direttrice di Rai Fiction Tinni Andreatta, si punta a descrivere una situazione, non a dare un’opinione. Chè compito della fiction é raccontare storie e suscitare emozioni, chiosa saggiamente.
Anche a costo di qualche vistosa forzatura narrativa, verrebbe di dire: la scena della Incontrada che rientra in Italia con la figlia in un barcone di africani è chiaramente un escamotage per portare alla lacrima, in barba ad ogni realismo. Ma controbatte la produttrice Paola Lucisano, é proprio dall’immagine di una donna bionda in un barcone di migranti che le venne l’idea di una fiction sul tema. Sará, intanto quello che colpisce non sono le intricate vicende – tra il feuilleton ottocentesco e una puntata di Report – bensì un tavolo tutto al femminile con manager Rai, regista produttrice e protagonista.
La fiction dalle donne per le donne? Visti gli ascolti di “Un’altra vita” il sospetto che ci fossero anche uomini nel pubblico è lecito; o forse dormivano sul divano, chissà. In attesa del 7 settembre e di vedere se Raiuno bisserà il colpaccio degli ascolti, resta un solo, angosciante interrogativo: ma perché nelle fiction i partner della Incontrada devono sempre avere guai con la giustizia?
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