L’annata televisiva sembra promettere bene per Raiuno. La sola presenza a viale Mazzini di Antonio Campo dall’Orto (per ora solo quella) catalizza i telespettatori per l’ammiraglia Rai. Infatti anche ieri la serata è stata vinta grazie al concertone trasmesso dall’Arena di Verona.
L’evento aveva come protagonisti tre bravi ragazzi italiani che da qualche anno spopolano via etere con le loro voci. Parliamo de Il Volo, i tre tenorini (fino a qualche anno fa). Voci intonate, ma “scordati dentro”. Scordati nel senso di “dimenticati”, nell’anima, cioè di poca memoria.
IL PERCORSO – La cosa grave è che se loro sono di memoria breve, stranamente lo è anche la “televisione”, chi ne fa parte, e i “giornalisti” (si fa per dire) che trattano l’argomento, il loro successo la loro storia. Indubbiamente hanno un grande seguito di pubblico. Ieri anche Vespa che con la politica ormai non fa più ascolto (dalla terza Camera è diventato la terza camera…da letto per farsi un sonno) ha dedicato a loro la puntata superando il 21 percento di share. Due i programmi su Raiuno che stamane hanno “vampirizzato” l’argomento raccontando la loro storia, dimenticando che dopo la vittoria a Ti Lascio una Canzone (il regista e ideatore del programma Roberto Cenci in quell’edizione decise di metterli insieme per scimmiottare i TRE TENORI), Ballandi che co-produce il programma contattò Tony Renis proponendo il simpatico terzetto. Tony Renis inventò così Il Volo, ideando duetti con artisti internazionali, costruendo il loro percorso. In ultimo Tony Renis decise di chiamare il più bravo produttore su piazza Michele Torpedine, che ieri sera sedeva sulla poltrona di Vespa. Il resto è storia. Oggi leggiamo sui giornali che le Teche Rai hanno preparato una mostra sulle tribune politiche di anni e anni fa. Non vorremmo essere costretti a rivolgerci alle teche anche per la storia recente, di quando gli stessi pseudo giornalisti (oggi sofferenti di amnesia) parlavano de Il Volo dando il giusto merito a Tony Renis per il loro successo.
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