Rai, non c’è pace per il nomade della tv Ossini

Di rete in rete in cerca di un luogo dove poter superare tre o quattro anni di seguito

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Un girovago senza pace Massimiliano Ossini. Ha cambiato più reti lui che Mastrota in una telepromozione. Ossini, con quello sguardo rassicurante stile Ken di Barbie comincia con Disney Channel, poi passa a Rai2 sempre con la Disney ma assapora nel giro di poche stagioni le luci della rete ammiraglia vincendo nel 2006 “Notti sul ghiaccio”. E’ qui che presumibilmente l’allora direttore Del Noce deve averlo scelto per affiancarlo a quell’omone di Vissani alla conduzione di Linea Verde. Deve essere una questione di carattere quella che lo porta a non restare mai fermo perché nel 2008 è a SKY come volto della neonata Cielo senza però abbandonare la casa madre Rai dove continua a condurre Linea Verde. E poi c’è lo Zecchino d’oro su Deakids, Cose dell’altro Geo su Rai3, senza farsi mancare incursioni nel campo religioso con una serata sulla beatificazione di Giovanni Paolo II e poi via così come una pallina da ping pong tra RAI1 e RAI2. Sembrava si fosse formato un’identità con l’agroalimentare ma niente: l’edizione di Unomattina Verde insieme ad un’agguerritissima Elisa Isoardi lo ha visto soccombere per permettere alla stella di Caraglio di fare il tanto agognato salto di qualità con un programma tutto suo. Ci ha provato anche con un’altra linea, stavolta bianca, per vedere se era il colore verde a dargli problemi ma anche un altro inverno è passato senza aver piantato i picchetti di una tenda dal futuro stabile.

IL NUOVO PROGRAMMA – La nuova stagione lo vede alla conduzione di “Cronache animali” su RAI2: avranno pensato a lui per via degli occhi blu come quelli del Telegattone per la versione quotidiana del programma nato lo scorso anno per occupare la fascia del mattino del weekend. Tra l’altro la scelta di Ossini non è stata nemmeno indolore perché ha preso il posto di Lisa Marzoli, giornalista Rai interna che conduceva egregiamente ma era incompatibile con l’inserimento di prodotti commerciali all’interno del nuovo programma. E così per quegli insondabili misteri che solo nell’azienda del cavallo morente accadono si fa uscire la giornalista a costo zero in cambio di un contratto esterno che chissà se costa più o meno di quanto incassato con il “product placement”. Questa è la storia dell’apolide televisivo Ossini che vaga di rete in rete in cerca di un luogo dove poter superare tre o quattro anni di seguito come si confà a un conduttore degno di tal nome. Quale potrebbe essere il suo problema? Troppo perfettino, troppo freddo? Troppo per bene, come qualche anno fa si scriveva su altri siti?

GLI ASCOLTI – Ad analizzare gli ascolti Ossini il suo dovere lo fa e nonostante i maligni blaterino ascolti modesti a ben guardare porta a casa quasi sempre un incremento di due se non tre punti di share pagando una “Pasion prohibida”: nessuno scoop pruriginoso, è il nome della telenovela che lo scorso anno Rai2 mandava in onda in quella fascia e che insieme ad un altro storico prodotto seriale “Le sorelle Mac Leod” avrebbe garantito un diverso trampolino di partenza al programma. Il palinsesto viene considerato sempre più una scienza esatta ed è per questo motivo che viene gestito in collaborazione con gli esperti del settore marketing. Forse la nostra visione è un po’ superficiale ma le decisioni prese avranno anche il conforto delle ricerche di mercato ma non sempre incontrano quello del pubblico. Quindi forza soldato Ossini, stavolta potrebbe essere quella giusta!

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