Rai Uno, Sotto Copertura: Claudio Gioè contro Guido Caprino

Il primo è il commissario Romano e il secondo il boss Antonio Iovine nella miniserie firmata da Giulio Manfredonia

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«Credo ne sia uscito un film denso, pieno di azione e passione, di amore e dolore, ma anche ricco di complessità». Così il regista Giulio Manfredonia presenta la miniserie “Sotto Copertura” che andrà in onda lunedì 2 e martedì 3 novembre in prima serata su Rai Uno.

LA FICTION – Claudio Gioè, Guido Caprino, Filippo Scicchitano, Simone Montedoro, Raffaella Rea, Iaia Forte e Antonio Gerardi danno vita a una storia vera quella della caccia al latitante Antonio Iovine, ma anche alla vita personale – romanzata – dei poliziotti e dei personaggi, che quindi vengono raccontati con tutte le loro debolezze.

«La liberazione dal sopruso del male è un viaggio collettivo – spiega ancora il regista -, ma anche e direi soprattutto individuale, un percorso di crescita anche dolorosa, che diventa inevitabilemente anche un percorso culturale. Una storia in cui tutti i personaggi sono messi di fronte a scelte adulte, nette, decisive. Scelte dalle quali non potranno mai più tornare indietro».

CLAUDIO GIOÈ – L’attore che interpreta il commissario Romano (nella realtà Vittorio Pisani) ha sottolineato la «difficoltà e la tenacia del lavoro svolto dalla polizia, la capacità di lottare in quel territorio. Ho cercato di restituire al pubblico la determinazione e l’attitudine al comando».

Lunghe chiacchierate tra Gioè e Pisani, ma anche con tutta la produzione, per cercare di riprodurre al meglio questa storia. Pisani indagò sugli aspetti personali del boss per arrivare al suo arresto, ha scandagliato gli affetti e lavorato sulle debolezze dell’uomo prima che del capo clan.

GUIDO CAPRINO – A contrapporsi al poliziotto “buono” c’è ovviamente il cattivo di turno, Antonio Iovine. Il difficile è stato sicuramente portare in video un uomo di cui si ha pochissimo materiale video. «Ovviamente con lui non ci ho potuto parlare – ha detto scherzando l’attore -, ho visto quelle poche immagini che lo riguardano e parlato con i poliziotti, ma non volevo comunque fare un’imitazione. Ho cercato di rendere l’uomo con la consapevolezza dei beni materiali che possedeva ma allo stesso tempo privo della libertà».

Ricca e importante anche la parte femminile del cast con Dalila Pasquariello nei panni di Anna, la vivandiera del boss, Raffaella Rea la poliziotta che lavora con il gruppo agli ordini di Romano (Gioè) e Iaia Forte la procuratrice a cui tutta la squadra di poliziotti deve rispondere.

OBIETTIVI – La fiction, che è dedicata alla memoria di Michele Del Giudice e Gennaro Autuori, due poliziotti uccisi in servizio a Napoli nel 1993, vuole portare un messaggio di speranza, che il bene a volte vince sul male e che se si combatte ce la si può fare. Messaggio affidato a Emilio, il ragazzo buono che “salva” con il suo amore Anna, dice infatti: «Questa è la terra migliore del mondo. Basta scommetterci». La miniserie verrà anche proposta all’estero, uno degli obiettivi è quello di raggiungere il mercato europeo per mostrare anche il lavoro e i successi nel combattere la malavita.

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