Questa sera su Italia 1 appuntamento con “Le Iene show”, una puntata di fuoco per il programma condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari, con le voci fuori campo del Trio Medusa.
LA MAFIA – Qualche giorno fa, grazie a 36 imprenditori palermitani che si sono ribellati al pizzo, sono stati eseguiti 22 provvedimenti cautelari a carico dei capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria. Giulio Golia si reca nel piccolo comune in provincia di Palermo per intervistare alcune delle vittime del racket. La Iena, inoltre, incontra Gianluca Cali, uno dei primi imprenditori che quattro anni fa ebbe il coraggio di denunciare il pizzo a Bagheria. L’uomo, costretto a girare con un’auto blindata e giubbotto antiproiettile, racconta le intimidazioni e le vessazioni che tuttora lui e la sua famiglia continuano a subire e di come si senta solo e abbandonato dallo Stato. Golia intervista anche Stefano Lo Verso, ex boss conosciuto come “autista di Provenzano” e ora collaboratore di giustizia, e Antonino Mandalà, considerato dagli inquirenti il capomafia di Villabate (Palermo), condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa e ora in libertà.
COMPENSI – 24.000 euro é il compenso ricevuto da Yanis Varoufakis per la sua partecipazione alla trasmissione “Che Tempo che fa” dello scorso 27 settembre. La conferma è arrivata dallo stesso ex Ministro delle finanze greco, che, in un post sul suo blog, ha pubblicato i compensi ricevuti per incontri e convegni cui ha partecipato dopo le dimissioni di luglio. L’intervista di Fabio Fazio, 14 domande in 22 minuti, ha sollevato polemiche sui cachet elargiti per le ospitate in Rai. La Iena Dino Giarrusso raggiunge l’ex ministro a un evento e prova a rivolgergli altrettante domande in modo completamente gratuito. Varoufakis risponde in merito alla sua passione per il motociclismo, commenta il governo Renzi, e, incalzato sul denaro ricevuto per la partecipazione alla trasmissione di Rai3, rivela un dettaglio importante…
VATILEAKS 2 – Tra i capitoli più scottanti dello scandalo scoppiato in Vaticano – fondato sulle carte dell’accurata indagine interna voluta dalla stessa Santa Sede e sfociato in due arresti – c’è quello legato alle “case del Vaticano”. La gestione del patrimonio immobiliare della Santa Sede presenterebbe, infatti, delle grandi falle. In particolare, emergono affitti di case e appartamenti situati nelle zone più centrali di Roma a prezzi ben al di sotto dei livelli di mercato, anche a canone 0. Tra gli affittuari ci sarebbero privati, dipendenti della Chiesa e alti prelati. A “Le Iene”, le immagini inedite di alcuni lussuosi alloggi di cardinali: inchiesta di Gaetano Pecoraro.
DIESELGATE – Da oltre un mese il “dieselgate” occupa le prime pagine dei giornali. Mauro Casciari intervista Marco, un ragazzo della provincia di Perugia, che racconta in esclusiva di aver trovato una soluzione al problema delle emissioni diesel inquinanti: un sistema in grado di convertire un motore diesel in un motore a metano, garantendo minor inquinamento e minor consumo. I test effettuati mostrano, inoltre, come il motore convertito mantenga le medesime prestazioni del motore diesel, aspetto che potrebbe rivoluzionare il settore dell’automotive. Il brevetto è già stato registrato in 133 paesi in tutto il mondo.
MAFIA CAPITALE – Lo scorso 5 novembre è iniziato il processo per Mafia Capital e questa sera Enrico Lucci intervista l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, rinviato a giudizio per corruzione. Ecco uno stralcio di quanto andrà in onda
Enrico Lucci: Associazione mafiosa archiviato, è rimasto corruzione.
Gianni Alemanno: Io mi sento innocente e lo dimostrerò.
Lucci: Però resta sempre corruzione e mica è poco.
Alemanno: Non è poco, è un’altra cosa. Ma dimostrerò anche qui la mia innocenza
Lucci: Il giudizio finale lo darà il giudice, dal punto di vista giudiziario.
Alemanno: Certo.
Lucci: Dal punto di vista politico, sei colpevole o innocente?
Alemanno: Sono innocente. Se c’era associazione mafiosa o corruzione in Campidoglio è stata fatta senza che io ne sapessi nulla. Si può dire: “Ma non ti sei accorto di nulla?”
Lucci: Esatto.
Alemanno: Non mi sono accorto di nulla, come non si è accorto di nulla il procuratore, il prefetto, il questore.
Lucci: Ma il Sindaco cosa c’è a fare se per cinque anni non si accorge di niente? Non si accorge che era un mare di me**a?
Alemanno: Non era un mare di me**a.
Lucci: Ammazza.
Alemanno: Tutta Mafia Capitale nel suo complesso è l’1% del bilancio del Comune.
Lucci: N’anticchia, una cosetta, una puzza di me**a, il sindaco non si riesce a sentirla?
Alemanno: L’ho sentita, a tal punto che sono andato dal procuratore e gli ho detto: “Guarda, ma c’è la mafia a Roma?”. Sono andato dal prefetto. Se loro mi hanno detto: “No, stai tranquillo”. Potevo inventarmelo io?
Lucci: Però se è come hai detto adesso che hai sentito un po’ di puzzetta, uno dice: “Io mi fermo qua, basta”.
Alemanno: Cioè? Io che non c’entravo nulla mi dimetto perché qualcun altro fa le malefatte?
Lucci: Ma ne uscivi pulitissimo.
Alemanno: Ma non è così…Già io c’ho la puzza, denuncio a chi deve sopprimere la puzza…
Lucci: E vai avanti come se nulla fosse?
Alemanno: No, fino a quando non è uscita fuori l’inchiesta di Pignatone, non se ne era accorto nessuno.
Lucci: Però se avevi sentito un po’ di puzzetta vuol dire che un po’ di certezza ce l’avevi.
Alemanno: No, avevo questo sospetto.
Lucci: Un po’ di puzzetta e basta…
Lucci: Poca poca colpetta politica ce l’hai?
Alemanno: E’ ovvio che ho delle responsabilità politiche…
Non mi candiderò a nulla e non prenderò nessuna posizione politica in prima linea fino a che non sarà dimostrata la mia totale innocenza.
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