Che edizione sarà questa imminente targata 2016 di Ballando con le Stelle? Sicuramente l’armata Brancaleone scelta da Milly presenta una varia umanità. Ed è proprio l’umanità, la quotidiana verità dei personaggi messi a nudo nella fatica del ballo, che da sempre attrae e incuriosisce il pubblico edizione dopo edizione. Un vouyeurismo bonario, moderato dall’elegante conduzione di Milly Carlucci, un nome assurto ormai al rango di sostantivo – sinonimo di pugno di ferro in guanto di velluto.
Gli spettatori potranno esprimere democraticamente il loro favore verso questo o l’altro concorrente, ma io non voglio aspettare. Quindi divento maga per un giorno e mi diverto a prevedere come si comporterà in pista il cast di Ballando.
Gli spettatori potranno esprimere democraticamente il loro favore verso questo o l’altro concorrente, ma io non voglio aspettare. Quindi divento maga per un giorno e mi diverto a prevedere come si comporterà in pista il cast di Ballando.
Lando Buzzanca: il merlo maschio non abdica al suo ruolo e trasuda virilità (o machismo?) da tutti i pori. Previsione: non mancherà di irritare molte telespettatrici come già infastidisce diverse femmine presenti.
Asia Argento: con la favola della bad girl ci è andata avanti una vita. Ora che non è più girl, è rimasta solo bad. Ma neanche tanto, sono le sue maniere a essere un po’… irruente.
Platinette: intelligente e spettacolare nel vero senso della parola. Carismatico e originale, è una grande persona in ogni senso. Oltre la parrucca c’è di più.
Enrico Papi: ancora un punto interrogativo. Ma grosso.
Margaret Made’: bella e statica al limite del sopportabile. Chissà che ballando ballando non perda la sua aria madonnesca e smolli un po’…
Salvo Sottile: ma quanto so’ figo ma quanto so’ bello, il pizzetto ammiccante di Domenica In si rivela invece piuttosto insicuro. Apprezziamo la “modestia”, una volta tanto.
Nicole Orlando: un concentrato di caparbietà, simpatia e dolcezza.
Pierre Cosso: coso chi? A seguirlo, forse soltanto le 45enni che avevano il suo poster in camera trent’anni fa.
Iago Garcia: incolore, del cattivo ha soltanto il nome da Otello. Per adesso non vedo altro neanche nella sfera di cristallo.
Rita Pavone: ma chi te l’ha fatto fa’?
Michele Morrone: attore, bello ma nella testa solo l’aria che fa corrente. Forse per questo è stato il protagonista di 2+2=5?
Daniel Nilsson: ballare non è come fare surf, a volte è più complicato. Staremo a vedere.
Asia Argento: con la favola della bad girl ci è andata avanti una vita. Ora che non è più girl, è rimasta solo bad. Ma neanche tanto, sono le sue maniere a essere un po’… irruente.
Platinette: intelligente e spettacolare nel vero senso della parola. Carismatico e originale, è una grande persona in ogni senso. Oltre la parrucca c’è di più.
Enrico Papi: ancora un punto interrogativo. Ma grosso.
Margaret Made’: bella e statica al limite del sopportabile. Chissà che ballando ballando non perda la sua aria madonnesca e smolli un po’…
Salvo Sottile: ma quanto so’ figo ma quanto so’ bello, il pizzetto ammiccante di Domenica In si rivela invece piuttosto insicuro. Apprezziamo la “modestia”, una volta tanto.
Nicole Orlando: un concentrato di caparbietà, simpatia e dolcezza.
Pierre Cosso: coso chi? A seguirlo, forse soltanto le 45enni che avevano il suo poster in camera trent’anni fa.
Iago Garcia: incolore, del cattivo ha soltanto il nome da Otello. Per adesso non vedo altro neanche nella sfera di cristallo.
Rita Pavone: ma chi te l’ha fatto fa’?
Michele Morrone: attore, bello ma nella testa solo l’aria che fa corrente. Forse per questo è stato il protagonista di 2+2=5?
Daniel Nilsson: ballare non è come fare surf, a volte è più complicato. Staremo a vedere.
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