Rai Tre, Che fuori tempo che fa e Le messe cantate

Anticipazioni e commenti, tra Gramellini santo e Marzullo comico

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Inizia anche questo fine settimana e abbiamo ancora qualche ora per essere cattivi e sprezzanti. Alle 20,10 come ogni sabato su RaiTre inizia la cerimonia del buonismo. Fra Fazio da Savona invita tutti al suo tavolo, all’insegna del pax et bonum, insieme a Fra Massimo Gramellini in odor di santità.

Io però sono cattiva, cattivissima e tutto questo miele mi fa venire le bolle. Posso? Non mi piace la piaggeria sfrontata nei riguardi degli ospiti, quella che si infrange solo davanti all’aria “je m’en fous” della poco educata diva Madonna Ciccone. Non mi piace la “tribuna libraria” dove autori accuratamente scelti sulla base degli orientamenti politici si assicurano cinque minuti di notorietà televisiva per spingere il loro prodotto editoriale. Detesto tutta quella schiera di miei coetanei dal volto umano, quelli di talento universale, che a tutti piacciono e possono straparlare liberamente. Dico l’ex Jovanotti Lorenzo Cherubini, Fabio Volo; ragazzi sicuramente in gamba, che hanno fatto della banalità la loro bandiera, salvo poi crescere e cominciare a predicare, anche loro. Fabio Volo, con i suoi siparietti inutili, esaltato come autore di best seller, attore bla bla bla. Per carità, bello il tavolo, bella la boiserie, però le messe cantate non le reggo, è più forte di me. Per prima cosa leverei il pulpito a Gramellini, che certamente sa scrivere ed è uno dei pochi maschi a saper parlare di sentimenti. Spicca per la mancanza di aggressività, la più grande dote che si possa riconoscere a un giornalista multimediatico di questi tempi. Però io lo doterei di un bottone alla camicia, magari gli farei un colpo di telefono per eventuali amori infelici, in televisione, no, grazie.

Per farsi una risata, grassa, bisogna aspettare la domenica, quando la Littizzetto ci delizia con il suo humour fatto di allusioni sessuali, puzzette e apprezzamenti all’ospite bono di turno. Praticamente la comicità dei miei compagni delle medie; forse sono gli anni di insegnamento, che l’hanno inchiodata alla grevità da preadolescenti. Aspettiamo trepidanti domani sera per due battute su Padre Pio.

Ma siamo qui a parlare d’altro. Nello specifico, della capacità taumaturgica di Fazio di fare amarcord e resuscitare i morti. Attualmente nelle sue grazie ci sono Maurizio Ferrini e Luigi Marzullo.

Ferrini e Marzullo, signori miei. Ovvero il Pee Wee della comicità italiana, che con grazia surreale e travestimenti demenziali ci fa sorridere, più che ridere. Immutato rispetto a trent’anni fa, quando venne lanciato da Arbore a Quelli della Notte, è sempre gradevole; ma ispira malinconia. Con Luigi Marzullo invece è “malinconoia” come disse l’immortale Marco Masini. Tirato fuori dalle secche opache del palinsesto notturno, il conduttore più fobico e ossessivo della Rai italiana ha finalmente ottenuto la sua dignità di macchietta. Risponde, con intelligenza va detto, alle bordate comiche di Nino Frassica in grande spolvero, e con la sua pettinatura ormai ingrigita ma non doma e le sue camicie optical, assurge al ruolo di protagonista. Potrebbe essere divertente; ma la sua nuova identità “brillante” prelude forse a un “prematuro” addio a Sottovoce, in onda da soli 22 anni? Per altro, Marzullo è capostruttura cultura della prima rete Rai, un vero mistero questo che meriterebbe una puntata speciale di Voyager.

In studio Claudia Gerini, la mitica Jessica in “Viaggi di nozze” di Carlo Verdone, che dopo 13 anni è tornata a calcare le tavole del palcoscenico con “Storie di Claudia”, one-woman show da lei scritto con Giampiero Solari, che cura anche la regia. L’attrice è in tournée nei teatri italiani dal dicembre scorso e fino a marzo è in scena al Nuovo di Milano. Giuseppe Battiston, da lunedì sarà il protagonista di “Morte di Danton” di Georg Buchner diretto da Mario Martone al Carignano di Torino, mentre l’11 arriva nelle sale il nuovo film di Paolo Genovese “Perfetti Sconosciuti” di cui è interprete insieme a Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher e Marco Giallini. Il vicedirettore di Rai2 Roberto Giacobbo, giornalista, autore e conduttore televisivo, tra poco inizia le riprese della nuova serie di “Voyager” dal titolo “Italia straordinaria”. Gianni Togni è l’autore di grandi successi degli anni Ottanta come Luna, Semplice, Vivi, Per noi innamorati, Giulia, Attimi.