Rai Uno, Sanremo 2016: note positive e note negative. Pronti per la seconda serata

Ecco il meglio e il peggio della prima serata: tra canzoni, look e ospiti

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Ruggeri Sanremo
Foto di Paolo Pizzi

E la prima di Sanremo è andata e anche con buoni ascolti (11 milioni 134 mila, con uno share del 49.48 per cento, superiore a quello del 2015, importanti anche i dati fatti registrare sui suocial network). Ma sicuramente qualcosa di meglio si può fare, ma tra note positive e note negative, la prima serata è andata e ora ci si prepara per la seconda.

SECONDA SERATA – Nella seconda serata si esibiranno gli altri 10 big in gara con la loro canzone inedita, così potrà poi essere stilata la classifica unica, dopo quella parziale della prima sera. Si esibiranno anche 4 cantanti delle Nuove Proposte, sfida diretta a coppie, chi passa il turno va alle semifinali di venerdì 12 febbraio. Sul palco dell’Ariston questa sera saliranno i big: Clementino – Quando sono lontano, Patty Pravo – Cieli immensi, Valerio Scanu – Finalmente piove, Dolcenera – Ora o mai più, Alessio Bernabei – Noi siamo infinito, Francesca Michielin – Nessun grado di separazione, Annalisa Scarrone – Il diluvio universale, Neffa – Sogni e nostalgia, Zero Assoluto – Di me e di te, Elio e le storie tese – Vincere l’odio. Onore a Patty Pravo che ha dichiarato di essere stato invitata come ospite per i suoi 50 anni di carriera, ma di aver voluto partecipare alla gara!

CONDUTTORI E STAFF – Grande eleganza dei conduttori, Carlo Conti a fare da padrone di casa che ha lasciato spazio anche a chi era accanto a lui. È sembrato un po’ impacciato ed emozionato Gabrile Garko, ma che dire per molte è sempre un “bel ragazzo” da vedere e al Festival è sempre stato accontentato più il pubblico maschile. Simpatica, brava e anche bella Virginia Raffaele, strepitose alcune battute. Lei ha già vinto alla prima serata. Si è vista forse meno Madalina Ghenea, orribile il primo vestito, meglio il secondo, ma è una che di sicuro non è solo bella, ma anche brava. Lode a Conti anche quando ha citato il dramma dei bambini migranti morti in mare e la campagna di mobilitazione dell’Unicef #tuttigiuperterra.

OSPITI – Sicuramente della prima serata il meglio lo ha regalato Elton John, magnifico al piano e tenero anche in quella frase «sono contento di fare il padre». Non ha parlato di unioni civili? Fa nulla, lui parla quando canta e in una frase forse banale ha detto tutto il senso di una vita. Travolgente come sempre Laura Pausini, e in quei 23 anni dal suo Sanremo si è vista tutta la crescita dell’artista e della donna. Ottimo anche il rapper Maitre Gims, fenomeno del momento in tutte le radio. Un po’ meno bravi – ma sarà colpa mia che non li amo troppo – Aldo, Giovanni e Giacomo, lode per i 25 anni di carriera e per aver devoluto il loro cachet a tre associazioni. Nota di colore il centenario Ottaviani, un atleta e un esempio di vita.

CANZONI – Per quanto ascoltato nella prima serata, da apprezzare il testo della canzone di Noemi “La borsa di una donna”, al momento però inserita tra le canzoni a rischio eliminazione, così come quella di Irene Fornaciari “Blu”, che parla delle tragedie degli immigrati nei nostri mari. Insomma le canzoni più impegnate faticano ad arrivare al pubblico al primo ascolto. Interessante anche il testo scritto dai Negramaro per Deborah Iurato e Giovanni Caccamo “Via da qui”, lei arrivata sul palco con un vestito onestamente un po’ troppo ingombrante. Look da bocciare insieme a quello di Arisa, la sua “Guardando il cielo” assomiglia un po’ troppo a “Controvento” e onestamente non spacca.

Anche i Dear Jack con “Mezzo respiro” e Lorenzo Fragola “Infinite volte” sono rimasti nel loro orticello, canzoni carine ma che non sembrano destinate a incidere il cuore del Festival. Rocco Hunt con “Wake up” ha sicuramente portato energia, ma l’anno scorso ha fatto sicuramente più effetto sorpresa. Peccato per l’esibizione di Morgan con i Bluvertigo, “Semplicemente” non è male ma qualcosa lì sul palco non ha funzionato a dovere, forse la voce era più giù del solito ma la melodia è piacevole. Gli Stadio non si smentiscono mai, tanti anni di carriera e una garanzia il loro “Un giorno mi dirai”. Sul primo gradino del podio? Sicuramente Enrico Ruggeri, arrangiamento migliore in assoluto, canzone ritmata e di sicuro impatto al primo ascolto. Un plauso per “Il primo amore non si scorda mai”.

NUOVE PROPOSTE

Miele  – Mentre ti parlo
Mahmood – Dimentica
Michael Leonardi – Rinascerai
Ermal Meta – Odio le favole
Irama – Cosa resterà
Cecile – N.E.G.R.A.
Francesco Gabbani – Amen
Chiara Dello Iacovo – Introverso

Foto di Paolo Pizzi