Questa sera alle ore 21.20 Rai Uno trasmetterà la seconda e ultima puntata di Io non mi arrendo, la fiction che vede Beppe Fiorello protagonista assoluto di questa miniserie sulla terra dei fuochi. L’attore veste i panni di Marco Giordano, figura ispirata a Roberto Mancini (LEGGI LA VERA STORIA).
RAI UNO ASCOLTI
Ottimi gli ascolti della prima puntata andata in onda lunedì sera su Rai Uno. Io non mi arrendo ha totalizzato 7.252.000 spettatori pari al 27.75% di share, battendo di netto tutta la concorrenza. Fast & Furious 7 su Canale 5 si è fermato a 3.568.000 spettatori pari al 15.75% di share.
IO NON MI ARRENDO ANTICIPAZIONI
Quando la sua inchiesta viene frettolosamente archiviata e sepolta nei sottoscala del tribunale di Napoli tutto precipita. Marco Giordano (interpretato da Beppe Fiorello) accetta un incarico secondario al commissariato di San Lorenzo, a Roma, e soprattutto accetta di dover lottare conto il progredire della sua malattia. Con Russo lui ha perso la sua battaglia.
Marco è ben voluto nel quartiere. Con Maria affronta gli alti e bassi di una malattia che lo costringe a periodici cicli di chemioterapia. Ammettere di fronte alla figlia la malattia non è facile ma lui è un uomo che non si arrende. Marco capisce che con Russo i conti non sono chiusi quando legge un articolo sull’inaugurazione di una scuola. Una scuola che sorgerà sopra una delle sue vecchie discariche.
BEPPE FIORELLO FA RIVIVERE ROBERTO MANCINI
Marco non immagina neppure che un giovane magistrato della DDA di Napoli, Giovanni Cattaneo (Paolo Briguglia) ha deciso di riaprire la sua vecchia inchiesta. I faldoni del suo rapporto sono quasi tutti spariti. Dovrà ricostruire l’indagine. Pezzo dopo pezzo. Se la sente? Marco, sempre più provato dalla malattia, non è un uomo che sa arrendersi. Ricostruire l’inchiesta significa ricostruire il suo vecchio gruppo operativo. Lo fa. È il suo ultimo atto, pochi giorni prima che la morte se lo venga a prendere.