Il seratone Laura &Paola inizia subito a bomba con un medley delle due protagoniste che mettono subito in mostra tutte le loro note qualità canore. In un fuoco di fila di ospiti e trovate lo spettacolo mantiene un ritmo serrato, tra un recitativo della Cortellesi e un “Vivimi” della Pausini versione heavy metal. Sono molto indecisa, non so chi preferire tra le due… è un po’ come dover scegliere tra Mina e la Carrà… ma guardiamo i momenti topici della serata.
KEVIN COSTNER
Sì sì, fate le battute sul tonno. Intanto io ho avuto il raro privilegio di parlargli e ancora mi devo riprendere dal bacio sulla guancia. Costner è un figo pazzesco anche adesso, mortificato dal giubbetto di pelle e l’auricolare corto che lo costringono a una postura poco sexy. Simpatico e disponibile, è la prova che comunque le interviste ai divi americani in un varietà sono inutili: rallentano il ritmo e fanno sembrare grandi star internazionali dei salami. Solo nei trailer del suo film in uscita, “Criminal“, con pizzetto e occhio di ghiaccio riacquista il fascino dei vecchi tempi. Morale: beate loro. Tra le gemelle Kessler e Franco Di Mare cicciotto in smoking che fa da spalla, la serata va velocemente avanti.
VANONI-PAOLI
La Pausini, che stasera va come un treno, esordisce imitando la Vanoni, invita in scena Gino Paoli, alias Luca Zingaretti . Tra un duetto e una gag (lui a lei: “so’ 50 anni che non ti capisco quando parli”) i due fanno spettacolo, la Pausini si diverte come una pazza. Cantano “Questa lunga storia d’amore” e io muoio. Morale: in realtà tra Carrà e Mina ho sempre preferito Ornella. Anche versione Pausini.
IL RITORNO DI SILVANA
In abito rosso e parrucca a boccoli, torna la mitica Silvana-Cortellesi, che sciorina il suo almanacco di espressioni romanesche: a Luca Zingaretti che “ co sto capoccione sposta il PIL della Rai tutta” “attore policistico” suggerisce di tirarsela “mica poi fa’ l’amicone co’ tutti”. Segue una Pausini flamenca che mostra la conoscenza fluente di tutte le lingue latine, brava 7+. Tra un frizzo e un lazzo ci sta bene il recitativo serio della Cortellesi con Claudio Santamaria: è un pezzo sulla violenza sulle donne dell’immancabile Massimiliano Bruno, con l’ausilio dell’attore romano, sempre credibile e .. telegenico. Segue Francesca Michielin col suo pezzo sanremese: la Pausini la esalta e incoraggia come italiana all’Eurofestival, ma non resiste e deve cantare pure lei “Nessun grado di separazione”. Io non so che integratore prenda la Pausini per stare così a bomba: lo voglio anche io, spero solo che non mi faccia venire gli stessi fianchi.
LE SPICE GIRLS
Arriva anche Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che non può esimersi dal duettare con la incontenibile Laura. Personalmente, vorrei porre fine alla sua agonia e farlo tacere. Compaiono poi Buy& Gerini con film in uscita, pretesto per un’uscita di Fabrizio Frizzi in versione quizzarola. Claudia Gerini esplosiva (nel senso che gli zigomi le stanno per scoppiare) Margherita Buy con una splendido abito pantaloni nero e i capelli di chi ha lasciato spazzolone e straccio un attimo prima. La mia profonda antipatia per l’attrice è presto soddisfatta: in scena tutte le artiste della serata in versione Spice Girls – Laura-Geri, Paola- Mel C, Francesca- Baby Spice, Margherita-Mel B. Imbarazzata e sciolta come uno stoccafisso, sono certa che i suoi amici radical chic le chiederanno di ripetere la performance a Capalbio.. La Cortellesi è incredibile in versione Franca Leosini che intervista la criminale Pausini canzonettara dai testi satanici; le perdoniamo anche la canzone su “La fila al bagno delle donne”. Segue la cantante in un momento dedicato a Burt Bacarach. Con finale a due voci delle sue show-girls. Gran finale con “Simili”, sigla della prossima serie di “Braccialetti Rossi” e della trasmissione.
GRANDE QUALITÁ, PICCOLO SHARE
Un seratone, che tranne brevi inciampi non ha perso di ritmo. Una Pausini, impeccabilmente truccata e beneficiata di luci alla D’Urso, veramente in serata, a discapito di una Cortellesi che le avrebbe dato volentieri un cazzotto sul naso in più di un’occasione. Inutile la trovata del “buzzer” – il pulsante da schiacciare ogniqualvolta ci fossero situazioni non da Rai Uno: dopo Vespa che ospita il figlio di Riina, c’è da chiedersi che cosa significhi, RaiUno. Ma in generale, uno spettacolo ben congegnato, con molta musica e una qualità generale piuttosto elevata. Eppure ottiene soltanto il 20,86% di share a fronte di un “Ciao Darwin” sconcio che frutta però a Canale 5 il 27,31% di pubblico.
Angela De Vito