Rai, Fabiano sta sul pezzo e fa un patto per la lettura

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Andrea Fabiano

Fabiano non fa in tempo a chiudere il Caffè di Raiuno che viene siglato il “patto per la lettura” tra Rai e ministero. Certo che è davvero sfortunato il neo direttore.

Per motivi ancora poco chiari chiude l’unica rubrica culturale della rete da lui diretta e Dario Franceschini tira fuori dal cilindro una di quelle operazioni in grande stile “Fuffaworld”, come tanto piace ai renziani. Se ne parlava da tempo, ma adesso è stato finalmente firmato. Parliamo del cosiddetto “Patto per la Lettura“, siglato a Roma, dal ministro dei Beni e Attività Culturali e Turismo, dal direttore generale Rai, Antonio Campo Dall’Orto, dal presidente Mediaset Fedele Confalonieri, dall’ad de La7 Marco Ghigliani, dall’executive vice presidente di Sky Italia, Frederic Michel e dal direttore Generale Discovery Italia Marinella Soldi. Sembra una barzelletta ma tra i punti più importanti del patto si legge “l’impegno delle tv a “creare occasioni di promozione della lettura e dei libri all’interno di ogni genere di programma”. E pensare che non aveva nemmeno bisogno delle occasioni, lui il programma ce lo aveva già ma lo ha chiuso, anzi, per essere precisi lo ha “settimanalizzato”.

Ma non vogliamo essere cosi cattivi con Fabiano il giovane e quindi diamo la notizia per intero perché il patto riguarda tutte le trasmissioni, quelle, in sintesi, dove il solo pronunciare la parola “libro” o “lettura” fa venire l’ansia alle conduttrici e ai conduttori. L’accordo che abbiamo firmato ha degli impegni precisi a portare la lettura nelle trasmissioni più generaliste non soltanto nelle trasmissioni per i lettori forti. E’ un vezzo della sinistra che deve essersi trasmesso come un virus anche nel partito di Renzi che di sinistra non ha più nulla ma di sinistro davvero tanto. Libri, libri, quasi un’ossessione. L’Italia è un paese che vanta migliaia di scrittori, forse decine di migliaia ma che di leggere proprio non ha voglia. Scrivono tutti, in Rai, come fuori: scrive la Ammirati, scrive Franco di Mare, scriveva Giancarlo Leone anche se il suo era di natura scolastica, scrive Daria Bignardi, scrive Eleonora Daniele, Carlo Conti, la Clerici e se vogliamo uscire fuori Panariello, Mara Venier…scrivono tutti…ma chi li legge? Ed è qui che casca a pennello il papatto per la lettura: “Vorremmo che tutta la programmazione Rai, laddove i contesti lo consentono, potesse ospitare questi inviti alla lettura. Il Patto diventerà documento condiviso con il coordinamento palinsesti e i direttori di rete. Più che di palinsesto è una novità di contenuto dei programmi” ha spiegato il direttore generale della Rai”, Campo Dall’Orto. E adesso che si fa…ci prendiamo un bel caffè?

Bob