Lo abbiamo detto in più di un’occasione. Di fronte ai grandi eventi di cronaca la Rai scende in campo e il pubblico si catalizza attorno alla TV di Stato. Al di là delle polemiche di Anzaldi, che ha lamentato su Twitter il ritardo con il quale è stato trattato il terribile incidente ferroviario in Puglia, la Rai ha dedicato nel pomeriggio una lunghissima diretta fiume su Rai1 seguita dagli speciali su Rai2 in prima serata e Rai3 in terza serata. Anzaldi finge di ignorare il funzionamento dell’azienda dove il suo capo ha messo le mani o lo ignora per davvero e allora parla solo per tener fede al personaggio di “BABAU” che si è ritagliato.
Ma torniamo a Rai1: il passaggio di testimone tra le due conduttrici Arianna Ciampoli ed Eleonora Daniele si iscrive a pieno titolo in una di quelle pagine di tv che passeranno alla storia per l’alto tasso di “storytelling”. Il tono con il quale Eleonora ha dato i primi aggiornamenti hanno segnato la definitiva consacrazione a giornalista televisiva ormai completa. Sguardo serio, non melodrammatico, la Daniele ha incarnato a pieno titolo l’immagine del servizio pubblico Rai e da casa hanno subito apprezzato premiando le 5 ore di diretta senza sosta. Gli ascolti infatti ieri hanno segnato un ottimo 17,80 di share, risultato ampiamente sopra la media di questo primo mese. Forse è stato anche merito dell’assenza di Salvo Sottile che ci ha evitato quella che sarebbe stata una forzata staffetta tra i due conduttori ed ha lasciato campo libero ad Eleonora, abituata a “ballare da sola”. Una grande prova per la conduttrice padovana, molto apprezzata dai vertici dell’azienda che le hanno ribadito la piena fiducia e soprattutto il ruolo strategico che ha per la rete.
Non è un mistero che la Daniele era una delle candidate favorite alla conduzione di Domenica In, ma la scelta di puntare sul grande Pippo Baudo per un’operazione amarcord che dovrebbe far dimenticare, si spera per sempre, la terribile parentesi della Perego, non le ha fatto fare i salti di gioia. Ma Eleonora Daniele è molto legata alla Rai, non ha mai messo in dubbio la sua lealtà all’azienda, non si è fatta mai tentare dalle sirene provenienti dal di fuori ed è per questo che ha fatto un passo indietro sapendo che sarebbe arrivato il suo momento. E forse ieri questo momento è arrivato. Perché in quelle cinque ore ha avuto modo di dimostrare quanto sia importante il suo ruolo per trainare gli ascolti della rete. La mattina di Rai1 ha bisogno di lei per spiccare quel salto dal trampolino che le offre Unomattina e limitare i danni che la seconda parte della programmazione colleziona da due anni a questa parte. E chissà che dopo la performance di ieri arrivi anche il via libera per quelle seconde serate che da troppo tempo giacciono sulla carta.
BOB