Via libera del Consiglio di Amministrazione Rai alle nomine ai tg. Ida Colucci è promossa al Tg2 al posto di Marcello Masi, Luca Mazzà scelto per sostituire Bianca Berlinguer al Tg3, Andrea Montanari al Gr-Radio1 e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento.
Restano in sella Mario Orfeo al Tg1 e Vincenzo Morgante al TgR. Sei i voti favorevoli. Hanno votato contro Arturo Diaconale, Giancarlo Mazzuca e Carlo Freccero.
Passa, e non ci sono mai stati dubbi, la linea del direttore generale Campo Dall’Orto che sta preparando le condizioni per la vittoria del “Si” al referendum costituzionale che probabilmente avrà luogo alla fine di novembre.
Tre mesi buoni per uniformare l’informazione Rai tanta desiderata da Matteo Renzi, che questa competizione non può perdere. Con la sostituzione della Berlinguer finisce l’era di telekabul, come veniva definita, che con i suoi pasdaran si era ricavata uno spazio di dissenso contro Berlusconi prima e oggi con un appoggio nemmeno tanto velato alla sinistra del Pd.
Tant’è vero che senatori del Pd Miguel Gotor, fedelissimo di Bersani, e Federico Fornaro si sono dimessi dalla commissione parlamentare di Vigilanza Rai perché queste nomine «sono state fatte in modo non trasparente, penalizzando competenze e professionalità interne, come ad esempio nel caso di una giornalista autorevole quale Bianca Berlinguer, senza che emergano un profilo e una visione di un moderno servizio pubblico».
Il Pd, aggiungono «non è nato per riprodurre i vizi del passato, ma per cambiare l’Italia e, convinti che un altro Pd sia possibile, ci dissociamo da uno stile e da un costume politico che non ci appartiene». Appena un giorno fa Enrico Mentana direttore del Tg di La7 aveva dato sul suo profilo Facebook la sua versione sulla sostituzione della Berlinguer affermando che «questa storia del cambio di direttori nei tg Rai è tristissima e pacchiana insieme.
È chiaro che l’obiettivo era rimuovere Bianca Berlinguer dal Tg3. Ed è chiaro che i top manager Rai questo obiettivo proprio non se lo erano prefisso, tanto è vero che poche settimane fa sono stati presentati i palinsesti della nuova stagione, senza tenere conto di un possibile spazio risarcitorio per lei. Insomma, l’ordine è venuto improvviso e da fuori».
Forse a Campo Dall’Orto è stato sufficiente un tweet di Matteo (Renzi, ndr) per farla fuori.
Lucignolo