Se dovessimo prendere per definitivi gli ascolti di lunedì 5 settembre allora ci sarebbe da dire una sola frase: “tutti a casa”. Gli ascolti della rete ammiraglia sono stati davvero catastrofici se letti di getto, ma se analizzati e confrontati con quelli dello scorso anno ci diranno che il paziente è moribondo ma non deceduto.
Partiamo da uno mattina: 16,69 può sembrare un ascolto fiacco, ma se confrontato con quello dello scorso anno ci mostra solo una flessione dello 0,1 visto che nella prima puntata del 2015 aveva collezionato 16,70. Quindi possiamo dire che Uno Mattina tiene discretamente bene.
Passiamo adesso al cavallo di razza di “Storie vere” che porta a casa l’11,64. Sembra una debacle e invece possiamo leggerlo come un sonoro avvertimento se confrontato con lo scorso anno dove nella prima puntata collezionò il 12,54. Una flessione di quasi un punto può non voler dire nulla se siamo degli inguaribili ottimisti o possono voler dire alla bella Eleonora: “attenta Ele, ti abbiamo visto tutta l’estate, non puoi pensare di fare le stesse identiche cose dello scorso anno, siamo il pubblico di Rai Uno, anzianotto, di bocca buona, nazional popolare ma Sky, Mediaset Premium e il digitale terrestre ce l’abbiamo anche noi e cambiare canale è un attimo e a tutto c’è un limite”.
Per il “Tempo & Denaro” le cose si fanno un po’ più complicate: il confronto si fa impietoso e con 2,73 punti in meno è difficile non pensare che ci sia qualcosa di serio da affrontare anche perché nel corso degli anni è stata cambiata la scenografia, gli autori, persino il titolo ed è stato soppresso persino il blocco pubblicitario al suo interno ma i risultati almeno al debutto non arrivano. Resta da cambiare solo una cosa ancora. Vedremo.
La povera Antonella Clerici soffre il calo drastico di chi la precede e perde rispetto allo scorso anno il 2,38% di share, ma sono numeri pressoché identici a quelli persi da “Tempo & Denaro“, quindi per il momento non possiamo dire se è il programma di cucina ad essere in sofferenza.
Se arriviamo al pomeriggio ci troviamo invece di fronte ad una debacle senza sconti. Sono anni che Canale 5 asfalta Rai Uno con una programmazione ineccepibile fatta di un’offerta variegata che accontenta nel corso dei mesi una platea di uomini e donne, di amici e di appassionati di soap opera degne di tale nome mentre Rai Uno annaspa dopo la voragine del Tg economia e contrappone un programma come “Torto o ragione” la cui sopravvivenza è davvero un mistero che si spiega solo con l’incapacità di produrre una contro-programmazione adeguata.
Non sorprende lo scarso risultato de “La vita in diretta“ che porta a casa solo un 12,44 rispetto al 16,09 del 2015 ma anche in questo caso si può leggere il trionfo di Barbara D’Urso e Pomeriggio5 che ieri ha portato a casa 21,79% e 22,38% con l’effetto attesa di una conduttrice che per tutta l’estate si è fatta generosamente paparazzare ma non si è concessa sullo schermo. Liorni e Parodi invece pagano l’inizio anticipato, quindi, anche in questo caso, giudizio rimandato. Una catastrofe a chiazza di leopardo dove è ancora possibile salvare il salvabile.
La domanda è un’altra però: saranno capaci di farlo?
BOB