Andare in onda dopo un talk come “Politics” non deve essere facile. Dopo le immagini nitide, pulite, una fotografia brillante ti trovi davanti una “smarmellata” luminosissima in pieno stile Boris. Ma non è solo questo: una regia spesso imprecisa e un conduttore che spesso non sa dove guardare ma soprattutto agitato ed esagitato. Stiamo parlando dell’edizione serale di Mi manda Rai3 dove Salvo Sottile parla di una carta di credito “contactless” e di come sia facile rubarne i dati come se fosse un manufatto alieno appena precipitato sulla terra.
Si chiarisca subito un concetto: se pensi che il pubblico non sia avvezzo a tutta questa modernità allora non tratti l’argomento, se lo tratti lo fai per quel che è, una cosa normale non “magia”. Deve esserci comunque una maledizione che aleggia sui programmi di “servizio pubblico”. Una incontenibile frenesia e una schizofrenica e insopprimibile esigenza di passare da un argomento all’altro con l’intento di voler offrire una ricchezza di argomenti. Il risultato è però che non si capisce nulla, un minestrone, anzi un centrifugato di contenuti. Il confine tra ritmo e “caciara” è abbastanza netto eppure viene spesso confuso.
Essendo un programma storico si è pensato bene di inserire degli elementi di novità: uno è l’ex iena Mauro Casciari ieri nella veste di inviato in collegamento da un paesino in provincia di Perugia ma della iena di un tempo neanche l’ombra anche se i modi garbati e l’ironia hanno quanto meno alleggerito il clima ansiogeno dettato dal tono di voce del conduttore. Altra novità più che annunciata nei collegamenti promozionali all’interno dei Tg: il laboratorio “ipertecnologico”. Ti aspetti qualcosa a metà tra CSI e la base operativa della Apple a Cupertino e ti ritrovi davanti Valerio Rossi Albertini del CNR, che vediamo quasi tutti i giorni a Uno mattina, che fa in studio delle dimostrazioni pratiche, degli “esperimenti” proprio come a Uno mattina.
Ma la ciliegina arriva con “il canale Whatsapp”, presentato da Salvo Sottile in evidente astinenza da “climax” di Quarto grado, scandendo le parole come quintessenza della comunicazione del futuro e pertanto potenzialmente pericolosa, come se potesse scoppiare da un momento all’altro. Che ti puoi aspettare da un servizio di messaggistica istantaneo attraverso il quale puoi mandare foto, video o messaggi? Foto, video e messaggi ed infatti ad un certo punto parte un video con una signora che guarda un parco abbandonato, un altro video dove, su una spiaggia, un cretino seppellisce l’immondizia sotto la sabbia e una rapida sequenza di foto. Della serie: questo ci avete mandato, questo facciamo vedere. Dove, come, quando e perché è accaduto tutto questo non è dato saperlo. O almeno, non ancora.
Non di certo una novità invece la presenza di esperti di varie discipline che possono fornire commenti e delucidazioni: tra questi segnaliamo Debora Rasio, già ospite in molte trasmissioni tv per le sue competenze mediche (davvero elevate a onor del vero) nel campo della nutrizione e che da quest’anno conduce tutti i giorni “Tutta salute” sempre su Rai3. Come per Valerio Rossi Albertini vale lo stesso risultato: sempre le stesse facce, tutti i giorni a volte anche la sera sono davvero necessarie. Bisogna esserci portati per fare scelte del genere. Meno noto il tributarista Lupi che sembra una versione magra del presidente del Codacons Carlo Rienzi ma con una vena di follia che potrebbe farlo diventare la rivelazione di questa edizione. Per la cronaca il risultato è stato di 6,36 con 910 mila.
BOB