Domenica 6 novembre in prima serata su Italia 1, nuovo appuntamento con Le Iene Show. Conducono Nadia Toffa, Andrea Agresti, Paolo Calabresi, Giulio Golia e Matteo Viviani. Tra i servizi della puntata:
Giulio Golia si reca ad Africo, un comune nella provincia di Reggio Calabria, in cui sembrerebbe esserci un’alta incidenza di tumori. Qui, dopo la perdita della sorella malata di cancro, un cittadino ha deciso di stilare personalmente una mappa, andando di porta in porta per capire chi e quante persone si fossero ammalate e avessero perso un famigliare a causa della stessa patologia. I dati ufficiosi rilevati dall’uomo hanno registrato un 30% di mortalità per tumore.
Qualche anno fa l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha avviato un’indagine epidemiologica-ambientale nel territorio del comune. In particolare, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, è stato finanziato il progetto “MIAPI” – Monitoraggio e Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate nelle Regioni Obiettivo Convergenza – che prevedeva un moderno meccanismo di studio dei siti potenzialmente inquinati attraverso rilievi aerei e indagini geofisiche nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. I risultati di queste analisi relative al sottosuolo, però, non sono stati resi noti. Il progetto prevede infatti che, nel momento in cui siano riscontrate delle anomalie e finché queste non siano state accertate, gli esiti vengano secretati. Qualcuno in paese punta il dito sui rifiuti tossici. Anche in alcune intercettazioni tra boss della ’ndrangheta e dichiarazioni di pentiti si farebbe riferimento a rifiuti nocivi e radioattivi sotterrati in alcune zone della Calabria. Si tratta di una nuova Terra dei fuochi?
A Le Iene anche il terremoto del centro Italia: inchiesta di Roberta Rei. In Umbria sono oltre 5mila gli sfollati che, dopo il recente terremoto, sono costretti a vivere in auto, tende o alberghi distanti quasi due ore dalle loro case. A poche decine di chilometri da Norcia, però, esisterebbero oltre 700 prefabbricati in legno, costruiti in seguito al terremoto del 1997 che colpì Umbria e Marche. Nonostante ciò, la Regione ha recentemente aperto un bando per la costruzione di nuove “casette” che potrebbero essere disponibili solo la prossima estate. Alcuni consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno quindi presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta della Regione di riutilizzare a favore degli sfollati parte dei prefabbricati già esistenti, poiché “le strutture, ormai affidate ai Comuni, sono largamente disabitate e si trovano per lo più in buone condizioni grazie all’onerosa manutenzione in carico agli enti locali”.
Per avere maggiori spiegazioni in merito, la Iena Roberta Rei raggiunge Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria e vicecommissario alla ricostruzione post sisma.
Gaetano Pecoraro torna ad occuparsi delle presunte irregolarità nelle assunzioni di 13 dirigenti da parte di Anas, società per azioni che gestisce la rete stradale e autostradale italiana, il cui socio unico è il Ministero dell’Economia e che è sottoposta al controllo e alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.