Scrivevamo qualche mese fa che il giovane direttore di Rai Uno Andrea Fabiano era confortato dai risultati positivi delle prime serate di Giletti e dalla buona performance della serata Bolle, giusto per non mostrare che la rete Uno arranca in più di un punto, anche dove non si erano mai mostrati segni di sofferenza.
SOFFERENZE – Allora con una intervista a Panorama.it il direttore della rete ammetteva le difficoltà particolarmente nella fascia che da anni soffre, quella delle 14. Ne abbiamo scritto su Maledetta Tv tante volte, sempre stupendoci di come Rai Uno si arrendesse allo strapotere di Canale 5 con l’orda delle soap e dei programmi della De Filippi. E’ anche vero che quella fascia non funzionava già dai dai tempi di GiankaLeone, ma purtroppo un altro dei buchi neri della nuova gestione è il mattino.
ASCOLTI IN CALO – Uno Mattina a stento rifà gli ascolti dello scorso anno. «Eleonora Daniele non brilla più in maniera costante ma sembra soffrire di una pericolosa intermittenza e Tempo e Denaro è un programma dal quale il pubblico scappa letteralmente perdendo più di due punti e mezzo in media rispetto allo scorso anno quando, nello stesso periodo, Leone meditava di chiuderlo perché reputava il 13 e mezzo per cento un risultato non in linea con i suoi obiettivi» scrivevamo a ottobre. E fummo confortati dalle esternazioni di Fabiano il quale affermò: «Per il mattino stiamo lavorando con azioni sulle scalette e sull’impaginazione: i segnali sono di un lento ritorno a quella che consideriamo la normalità».
COSTI – Ma può essere che anche la “normalità” abbia un prezzo. In Rai normalità dovrebbe significare costi contenuti e, mi voglio rovinare signore e signori, al limite anche qualche risparmio. Eppure non è così perché Uno Mattina e la trasmissione Petrolio in seconda serate pare abbiano sforato ampiamente il budget loro concesso. Se sforamento c’è stato sicuramente il direttore Fabiano ne deve essere a conoscenza perché la Rete comunque sta provvedendo a ripianare il buco delle due trasmissioni stornando dal bilancio di altre che magari stanno andando meglio. Una responsabilità che se non porta la firma o il placet di Fabiano necessariamente rientra in quella delle vice direzioni. Una delle quali è governata da chi ha legami affettivi con il capo-struttura che dirige i due programmi.
Lucignolo