Lino Banfi è uno dei protagonisti assoluti della comicità italiana. Attore, comico, personaggio televisivo, scrittore e sceneggiatore, Banfi ha segnato l’immaginario collettivo con tanti super classici dellacommedia sexy all’italiana.
Versatile – ha recitando in ruoli sia comici sia drammatici, passando dal cinema alla tv, con fiction di grande successo come Un medico in famiglia – Banfi ha lavorato con registi come Luciano Salce, Fernando Di Leo, Nanny Loy, Steno e Dino Risi.
Iris omaggia ancora una volta l’artista di Andria con il ciclo «C’era una volta in Puglia», in onda dal 18 febbraio, in prima e seconda serata, per nove appuntamenti. Quattordici evergreen, eccezionalmente commentati dallo stesso protagonista della rassegna.
Nella rubrica “Scuola di Cult”, di Enrico Tamburini, Lino Banfi svela aneddoti e curiosità per veri appassionati del suo cinema: dall’«imbarazzo per certe scene con Edwige Fenech» a quando Christian De Sica scoprì di essere diventato padre mentre era vestito da donna in Bellifreschi; dal ricordo ricco di stima per il regista Flavio Mogherini al rapporto con Paolo Villaggio; dall’Allenatore nel Pallone («tuttora calciatori e giornalisti sportivi mi chiamano Oronzo Canà») all’amore per il cibo (anticipando che presto lancerà sul mercato leBontà Banfi, un nuovo marchio alimentare per contrassegnare prodotti agroalimentari tipici della Puglia, quelli di più alta qualità e dalla tracciabilità garantita).
«C’era una volta in Puglia» aprirà con Cornetti alla crema e Spaghetti a mezzanotte.
Tra le altre pellicole, da segnalare anche Com’è dura l’avventura, L’allenatore nel pallone, Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.