“Le Iene”, Marco Cappato racconta l’ultimo viaggio di Dj Fabo

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Mercoledì  1° marzo in prima serata su Italia 1 nuovo appuntamento con “Le Iene Show” condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari.

Tra i servizi della puntata di domani:

La scorsa settimana le Iene hanno raccontato la storia di Dj Fabo, al secolo Fabiano Antoniani, 39enne che, in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 2014, divenne cieco e tetraplegico. Lo scorso gennaio, quest’ultimo aveva rivolto un appello al Presidente della Repubblica affinché in Italia venisse legalizzata l’eutanasia. Al momento, però, le proposte di legge al riguardo sono ferme in Parlamento.

La mattina dello scorso 27 febbraio DJ Fabo è deceduto presso la struttura di un’associazione in Svizzera, dove la legge autorizza il suicidio assistito, una procedura che dà la possibilità a un malato terminale di decidere di morire senza l’intervento diretto di un medico. Ad accompagnarlo, Marco Cappato, esponente di Radicali italiani e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che potrebbe rischiare fino a 12 anni di carcere per tale gesto.

Giulio Golia intervista Marco Cappato che racconta l’ultimo viaggio di Dj Fabo. La Iena, inoltre, accompagna il politico nella Caserma dei Carabinieri a Milano dove lui ha deciso di recarsi per «autodenunciarsi per “l’aiuto al suicidio” di Dj Fabo».

È di qualche giorno fa la notizia della condanna a 4 anni e otto mesi di reclusione per la persona accusata di stalking nei confronti di Fabio Quagliarella. Intervista all’attaccante della Sampdoria che ricostruisce la vicenda.

Otto mesi fa un peschereccio con a bordo tre uomini è affondato in circostanze misteriose non lontano dalle coste della Sicilia. Due marinai sono sopravvissuti al naufragio, mentre il capitano del peschereccio, Giovanni, non è mai ritornato e il suo corpo non è mai stato trovato. I racconti dei due superstiti in merito all’accaduto avevano lasciato aperti alcuni interrogativi sulla dinamica dell’incidente e su quanto accaduto in seguito. Nina Palmieri torna ad occuparsi del caso di Giovanni, detto “Capitan Tempesta”. Dato che il relitto non è mai stato recuperato, la Iena si reca nell’esatto luogo del naufragio, come precedentemente promesso. Qui, insieme alla famiglia, l’inviata segue le operazioni di alcuni sub che si immergono nel tentativo di recuperare nuovi indizi che possano far luce sulla vicenda.

Marco Maisano racconta la storia di un 19enne, cittadino italiano di origini marocchine, che dal Marocco ha lanciato una richiesta d’aiuto.

Il ragazzo riferisce all’inviato di numerose e violente liti occorse con i propri famigliari dopo che questi ultimi sono venuti a conoscenza della sua omosessualità. Il giovane spiega, inoltre, di essere stato convinto a intraprendere un viaggio in Marocco dai suoi genitori che, una volta giunti a destinazione, gli avrebbero sequestrato i documenti necessari per tornare in Italia.

Dato che in Marocco, come in altri Paesi del mondo arabo e di religione islamica, l’omosessualità è considerata un reato, il 19enne ora teme che la madre possa denunciarlo e perciò vorrebbe fortemente tornare in Italia. La Iena si reca a Casablanca per provare ad aiutare il giovane.