Guai in vista per Paolo Crepet. Il Codacons vuole la radiazione dall’Ordine dei medici del noto psichiatra e sociologo, ospite fisso di numerose trasmissioni televisive. A scatenare la dura presa di posizione dell’associazione è stata una perizia che il professore ha effettuato per conto di Lottomatica. Documento in cui avrebbe sostenuto che le sale slot, i videopoker e le slot machine creerebbero effetti potenzialmente positivi sulle persone quali “la socializzazione, il diritto al sogno, la possibilità di alleviare la propria amarezza e la propria tristezza”. “Non credo – avrebbe dichiarato in difesa delle slot – che tocchi allo Stato disciplinare anche i sogni e le speranze”.
LA PERIZIA DI PAOLO CREPET
La perizia era stata commissionata da Lottomatica contro il Comune di Bergamo. Il sindaco Giorgio Gori, infatti, aveva varato un regolamento più rigido per i giochi d’azzardo che prevedeva sale gioco lontane da scuole, ospedali, bancomat e luoghi sensibili. Obbligatoria anche la chiusura in tre fasce orarie, colazione, pranzo, cena, per «rendere difficoltoso il consumo di gioco in orari tradizionalmente e culturalmente dedicati alle relazioni familiari» e «indurre i giocatori patologici a una pausa forzata».
L’ATTACCO DEL CODACONS
Per il Codacons le tesi sostenute da Paolo Crepet sono «vere e proprie “bestemmie”, un insulto a migliaia di persone che in Italia, a causa del gioco, hanno perso tutto quello che avevano«. La tesi di Crepet, secondo il Codacons, va «contro tutti gli studi scientifici in materia e contro le stesse disposizioni del Ministero della Salute, che ha riconosciuto ufficialmente la ludopatia come una grave patologia».
LA DIFESA DI ALESSANDRO MELUZZI
In difesa di Paolo Crepet è intervenuto il collega psichiatra Alessandro Meluzzi su Radio Cusano Campus. «Sono in totale disaccordo con quanto affermato dal professor Crepet nella sua perizia sul gioco d’azzardo» ha precisato Meluzzi durante il programma “Genetica Oggi”. «Credo – ha proseguito – che considerare il diritto a questo tipo di gioco sia francamente sbagliato». «Riguardo la sua radiazione – ha però aggiunto – sono contrario perché sono contrario alle misure fiscal-burocratico-punitive perché sono un garantista. Penso che queste cose debbano essere risolte nei termini di un dibattito culturale forte e serrato. Ma sono contrario alla radiazione, sono tipiche dei regimi staliniani o fascisti a procedere alle radiazioni».