Regole? Macchè! Etica dell’offerta? Ma non scherziamo! Servizio pubblico? Ma mi faccia il piacere! A Unomattina capita spesso che vada in onda una telepromozione mascherata da rubrica. E se la prima volta pensi sia stato uno sbaglio commesso in buona fede, sull’onda dell’entusiasmo, quando capita una seconda volta e con gli stessi soggetti allora vi è la certezza che qualcosa non quadri.
Parliamo del “Ruggito del Coniglio” che, cascasse il mondo, va in onda intorno alle sette e trenta su Raiuno all’interno di Unomattina. Non si è mai capito perché la prima rete televisiva nazionale si debba collegare con un programma radiofonico di satira del secondo canale radiofonico, ma non è che a Unomattina la logica sia di casa quindi sorvoliamo questo aspetto.
Affrontiamo invece quello della concordanza e dell’armonia con il resto della scaletta: dove è accaduto, accade e accadrà che dopo interi segmenti dedicati al terrorismo o alla politica internazionale o ai terremoti si entri in un mondo ridanciano dal registro completamente differente. Si, è vero c’è il cuscinetto del Tg, ma non è che c’è clima di festa in un notiziario o siano andati in onda i cartoni animati di Topolino. E invece quando a Unomattina c’è “il Ruggito del coniglio” la bella e compassata Fialdini, così seria, così compunta, così professionale, si esibisce in una allegria esagerata, con ampie e sonore risate stridenti rispetto ai morti di un tragico evento o di un attentato.
Ma non è nemmeno di questo che volevamo parlarvi. Perché nell’assurda tana dei conigli si fa allegra promozione. E se l’altra settimana è stato il libro di Antonello Dose su come il buddismo abbia cambiato la sua vita grazie anche alle edizioni Mondadori, stavolta tocca a Marco Presta perché, diciamoci la verità, anche per par condicio che fai? Non promuovi lo spettacolo teatrale dell’altro conduttore, Ma non così “en passant”, una citazioncina buttata lì tra una gag e l’altra. No! Interi minuti dedicati all’evento, con dovizia di particolari e descrizioni minuziose. Una vera e propria, anzi due vere e proprie promozioni in barba a tutte le regole riguardanti l’opportunità di usare un programma Rai per promuovere attività esterne. Per di più prodotte da soggetti che con la Rai non hanno a che fare o addirittura, come nel caso di Mondadori, in concorrenza!
Aggiungiamo che la “marchetta”, come volgarmente viene chiamata la promozione, è da Guinnes dei primati perché è avvenuta in contemporanea su Rai Uno e Radio2. Un’apoteosi dell’uso privato del mezzo pubblico. Ma di questo ovviamente non se ne accorge nessuno, nemmeno Antonio Campo Dall’Orto che cita Unomattina come fulgido esempio di programma da contrapporre a quello della Perego, come se lo avesse visto.
TV BOB