Rai, a Pasqua è tempo di pulizie: chi resta e chi va via

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Andrea Fabiano

A Pasqua si sa, oltre che mangiare come se non ci fosse un domani, che poi a dire il vero il domani c’è e si mangia pure il doppio, è consuetudine arieggiare le case e dare il via ad una pulizia profonda che prepari alle stagioni in arrivo.

Anche in Rai, che è, piaccia o meno, la casa degli italiani, ci si prepara a grandi pulizie. E si che ce ne sarebbe un gran bisogno, con tutti quei programmi che negli anni hanno accumulato un bel po’ di polvere.

Non ce ne voglia la bella Eleonora Daniele, ma il suo Storie vere staziona sulla mensola del mattino come quei souvenir poco graditi che non si ha il coraggio di buttare ma che son brutti a guardare e non poco.

E per quanto la dirigenza si ostini a dire che gli ascolti non sono una priorità questi ultimi restano l’unico, seppur imperfetto, meccanismo di rilevazione del gradimento di quel presunto servizio che proprio al pubblico dovrebbe essere rivolto.

E allora ci si può anche sforzare a fare speciali contro la mafia, contro la violenza sulle donne, e a favore della più nobile delle cause ma i punti lasciati sul campo rispetto allo scorso anno sono tanti e questo merita una riflessione sul fatto che qualcosa non funziona più. Se le voci che danno Eleonora Daniele verso la conduzione di Domenica in fossero confermate questo rinnovamento potrebbe in effetti prendere forma anche se, conoscendo l’innata capacità di NON prendere decisioni di Andrea Fabiano, temiamo che ci venga propinato un “en plein” con la conduttrice padovana in onda 6 giorni su sette. Roba da far contrarre lo stomaco al solo pensiero.

E che dire di Tempo & denaro, una barchetta di carta in balia di chi lo precede, privo di un suo pubblico, visto che quello di Rai1 palesemente preferisce andare a vedere Forum? Anche qui una bella spolveratina non farebbe male e siamo curiosi di vedere se ciò accadrà visto che lo scorso anno son bastate poche urla furenti per far cambiare idea al giovane ma niente affatto coraggioso direttore. Parliamo di Torto o ragione? Il verdetto finale per una trasmissione che niente ha a che fare con il servizio pubblico ma nemmeno con l’intrattenimento ancora non è giunto.

Aprire le finestre per far cambiare aria al pomeriggio sarebbe davvero salutare. E forti venti che spirano dal nord e carichi di Balivo potrebbero giungere su quella che era proprio la fascia oraria dalla quale Caterina partì alla conquista dei palinsesti televisivi. E arrivando alla sera sarebbe anche ora di dire a Milly Carlucci che non ne possiamo più di vedere ballare queste stelle che brillano sempre meno e della pantomima dei giudici cattivi.

L’offerta Mediaset non è certamente edificante se paragonata alla sua ma se esistesse un reato di “noia mortale” per Ballando con le stelle andrebbe chiesto il raddoppio della pena per colpevole reiterazione. Gli spot annunciano il ritorno di Carlo Conti con I migliori anni e quando capisci che alludono ai tuoi che stanno sfiorendo davanti allo stesso show da 8 edizioni vorresti davvero che un’impresa di pulizie rassettasse per Pasqua la casa degli italiani da cima a fondo.

E invece, invece l’unico ad andar via sarà, come pare, Antonio Campo Dall’Orto, colpevole di non aver imbiancato la “Casa” a immagine e somiglianza del Matteo ormai furioso per quanto la “sua” Rai lo prenda a sberle quando ne ha occasione. “Maniacale” è l’aggettivo che Guelfo Guelfi, consigliere vicino a Renzi, usa per definire il livello di attenzione che i talk riservano alla maggioranza del Pd. E allora che si cambi aria e si rada al suolo il Campo con tutto l’Orto. Al suo posto vien dato papabile Vincenzo Novari, ex amministratore delegato di 3 Italia e appassionatamente renziano. Caratteristiche che lo rendono adatto a ricoprire il ruolo in vista dei futuri, cruciali, appuntamenti elettorali. Ancora un telefonico alla guida della Rai, quindi, dopo l’esperienza con Gigino Gubitosi. Del resto si sa, alla politica piace molto lo “scatto alla risposta”… A…ttenti! Buona Pasqua.

Tv Bob