Alla vigilia della tradizionale “maratona gastronomica” delle festività, Petrolio recupera la tradizione e la storia della ritualità legata al cibo. Dalla scienza nel piatto, alla salute, nel corso della puntata in onda sabato 23 dicembre su Rai 1, i segreti per far sì che il nostro sia anche un “Natale Buono”.
Mangiare è da sempre per l’uomo un momento di convivialità, aggregazione, e dietro a ogni piatto si nasconde la storia di una cultura secolare. Petrolio ricostruisce la gastronomia della Firenze quattrocentesca dei Medici, dove i sontuosi banchetti erano utilizzati per stupire e ammaliare gli invitati e manifestare potere e supremazia economica; alla scoperta di quanto di quella fastosa tradizione gastronomica è oggi sulle nostre tavole.
Tra gusti esotici e innovazione, come sta evolvendo la nostra cucina? Le bacche di goji, il melograno, l’aglione della Val di Chiana e gli altri supercibi, come stanno cambiando il nostro mangiare quotidiano? I cibi esotici fanno parte della tavola delle festività; l’incredibile storia del caviale: dal Mar Caspio lo storione è stato introdotto in Italia e oggi il nostro paese è tra i primi produttori al mondo.
Ma il Natale nel Belpaese è prima di tutto sinonimo di panettone e pandoro. Mentre la Melegatti rischia di chiudere i battenti, il panettone diventa il dolce di Natale della globalizzazione: dal Giappone agli USA, esplode il business globale. Riusciremo a difendere i nostri prodotti?
Il viaggio nella cucina delle feste ci porta anche a confrontarci con i metodi di cottura e di conservazione, perché per un “Natale Buono” bisogna stare attenti a quello che mangiamo e a come lo cuciniamo.
Petrolio è anche entrato in Vaticano, per un’intervista esclusiva a monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, con il quale Duilio Giammaria ha conversato sul significato del Natale e sul Natale di Papa Francesco.
Tra gli ospiti di Petrolio non potevano mancare Maurizio Crozza, nei panni dello chef vegano Germidi Soia, gli esperti di alimentazione Sara Farnetti ed Enzo Spisni, e il vice presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione Marcello Ticca.