«Ho fiducia totale in Matteo Salvini perché conosco l’uomo convinto ed onesto che è. Se considera che sia utile per l’Italia fare un accordo con i 5 Stelle allora è probabilmente una buona soluzione», queste le parole di Marine Le Pen in un’intervista esclusiva rilasciata a “Matrix”, in onda questa sera, in seconda serata, su Canale 5.
«Certamente ci sono differenze anche profonde su certi argomenti tra i 5 Stelle e la Lega, ma credo che condividano il desiderio di restituire agli italiani la libertà di decidere per loro stessi. Recuperiamo le chiavi delle nostre Nazioni, poi sui dettagli tra partiti, si troverà un accordo».
Riguardo all’annuncio di voler abbandonare il nome Front National e mutarlo in Rassemblement National spiega: «Un partito politico è un organismo vivente. Un partito non deve essere statico sennò non risponde alle aspettative nei suoi confronti». E aggiunge: «Vogliamo diventare un partito di governo, non solo un partito di opposizione».
La leader “sovranista” in merito alla sua idea di uscire dall’Euro, risponde: «I francesi ci hanno detto: “Abbiamo paura del referendum perché è una sorta di salto nel vuoto.” Allora gli proponiamo di recuperare la nostre sovranità un passo dopo l’altro. Bisogna ritrovare la gestione delle frontiere. Ci sono decine di milioni di persone che oggi aspettano di venire in Europa. L’emergenza non è finita come dice qualcuno, è solo iniziata. Poi bisogna rimettere le leggi nazionali sopra le direttive europee. Quando termineremo questo processo, torneremo ad affrontare la problematica della moneta unica che, bisogna dirlo, mostra ogni giorno di essere un fallimento totale».
Sulle contestazioni durante la recente marcia contro l’antisemitismo a Parigi, Marine Le Pen chiarisce così la posizione del suo partito nei confronti di un tema d’attualità così caldo: «La posizione del Front National è estremamente chiara: noi lottiamo contro l’antisemitismo. Siamo stati i primi e per molto tempo i soli a dire ai nostri compatrioti: “Ebrei attenzione, sta montando un’ondata antisemita legata al fondamentalismo islamico”.E spiega: «Me lo rimproverano tutte queste organizzazioni di estrema sinistra che hanno contestato la mia presenza perché loro sono il sostegno dei fondamentalisti e trovano delle giustificazioni all’estremismo».
Sul timore che la Francia possa vivere una nuova emergenza terrorismo, la leader del FN replica: «Fino a quando si lasceranno dei soggetti schedati come potenziali terroristi camminare sul nostro territorio e fino a quando si lascerà la nazionalità francese a chi è pronto a prendere le armi contro il nostro Paese, allora andremo di attentato in attentato, di commemorazione in commemorazione. Ma oggi diciamo stop» – E aggiunge: «A Carcassone un colonnello di gendarmeria, un eroe, un Resistente si è alzato e ha detto stop pagando con la sua vita. Penso che la sua morte abbia innescato qualcosa nello spirito di tanti francesi che chiedono ora al governo di agire, di smettere di parlare e basta. Agire ora. Perché non possiamo più aspettare».
Su Nicolas Sarkozy, sospettato di aver ricevuto finanziamenti illeciti dalla Libia nella campagna elettorale del 2007, dice: «Lascio fare alla giustizia il suo lavoro. Se l’accusa fosse reale è estremamente grave, perché non si tratta solo del finanziamento illegale di una campagna elettorale, ma dello scatenamento di una guerra, dell’eliminazione di un Capo di Stato. Si tratta di un affare di Stato e come tale va trattato, perché sapevamo che la conseguenza sarebbe stata una destabilizzazione pesante della Libia con effetti collaterali per tanti Paesi e soprattutto il crollo della protezione che essa rappresentava dinanzi alla pressione migratoria proveniente da questa regione».