Rai, Antonella Clerici critica “La prova del cuoco” di cui è consulente

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Antonella Clerici

Antonella scioglie il riserbo sulla trasmissione che un tempo era il suo regno e lo fa dalle pagine del settimanale Tv Sorrisi e canzoni. In una intervista dice finalmente la sua su “La prova del cuoco” e di certo non usa parole dolci, giusto per rimanere in ambito culinario.

“No, non è un calo fisiologico. Dipende da una gestione sbagliata. A prescindere da chi lo conduce, questo è un programma che vive di dettagli. È stato un errore cambiarlo totalmente, eliminando tutti i volti a cui gli spettatori erano affezionati”. Se evita lo scontro frontale con Elisa il suo giudizio severo è contro chi il suo programma lo ha cambiato “totalmente”, stravolgendolo. Si tratta di Casimiro Lieto, autore della Isoardi, inseparabile dalla bella Elisa da quasi tre anni, pagato dalla Rai per realizzare ascolti non certo brillanti, anzi.

Ma anche Antonella attinge a piene mani da quello che si rivela essere un vero e proprio pozzo di San Patrizio del mattino di Rai1. La Clerici infatti firma una consulenza per il programma da lei condotto fino allo scorso anno. E allora ci chiediamo dove fosse quando avveniva questo cambiamento così totale, quando i volti noti ai quali il pubblico si era inevitabilmente affezionato, venivano depennati uno ad uno dalla lista. Pensiamo ad Anna Moroni, spalla storica della bionda conduttrice e protagonista di siparietti televisivi passati alla storia e che era di sicuro uno degli ingredienti del successo del programma. Ebbene Anna Moroni, ha cominciato una nuova avventura con Davide Mengacci sulla rinnovata Rete4. Da lunedì 22 ottobre, infatti è in onda con, “Ricette all’italiana” accanto allo storico padrone di casa. Possibile che la consulenza di Antonella non abbia avuto il peso per evitare una cosa del genere? E allora in cosa consiste? Perché il programma, dalla sua partenza, non ha mai brillato di una luce propria, nemmeno pallida, e l’emorragia di telespettatori avrà di sicuro delle pesanti ripercussioni sui contratti con gli inserzionisti. Troppo facile per Antonellina fare un passo indietro e dissociarsi a mezzo stampa mantenendo attiva la sua lauta collaborazione con l’azienda. Ma si sa che la Rai non ha mai fatto della logica in campo produttivo un suo vanto e quindi nessuno si sarà posto neanche lontanamente il problema. Sarebbe il caso di cambiare la statua all’ingresso e sostituire il cavallo morente con una più appropriata gallina dalle uova d’oro, quelle del canone.

Lucifero