E’ stato convalidato l’arresto del 33enne Davide Sau, il fratello dell’attaccante del Cagliari,
finito in manette nell’ambito delle indagini sullo sventato sequestro di un facoltoso ristoratore cagliaritano a scopo di rapina. Secondo gli investigatori, il covo della banda era a casa di Sau, nel quartiere popolare di Is Mirrionis: nel suo garage e’ stato trovato un arsenale di armi e munizioni, ma anche droga e materiale utile per rapine e altre azioni criminali. “Io non c’entro nulla con quella roba”, da detto rispondendo brevemente alle domande del Gip, Gabriella Muscas. Un interrogatorio rapidissimo, durante il quale era presente il difensore di Sau, Pierluigi Pau. Il fratello del calciatore è sospettato,di aver custodito, per conto della banda, una pistola Beretta con 8 proiettili, una pistola Bruni con la canna modificata e un caricatore con 4 proiettili, 37 cartucce calibro 7,65, 52 calibro 9×21 e 8 calibro 380. Davide Sau, che già si trovava ai domiciliari, è rinchiuso
nel carcere di Uta per detenzione illegale di materiale esplosivo, armi e munizioni, detenzione e spaccio di droga, in attesa che il Gip sciolga la riserva sulla misura cautelare
chiesta dal pm Alessandro Pili.