Il primo nodo delle spartizioni Rai sembrava risolto con la nomina da parte del duo Salvini/Di Maio (Cric e Croc) dei direttori dei tg debitamente spartiti con Giuseppe Carboni per il Tg1 al posto di Andrea Montanari; Gennaro Sangiuliano per il Tg2 al posto di Ida Colucci; Giuseppina Paterniti per il Tg3 al posto di Luca Mazzà, il quale passa alla direzione di Radio1 e Giornale Radio dove c’era un interim. E infine è arrivato il sì alla nomina di Alessandro Casarin alla direzione del Tgr.
Tutto sommato avvicendamenti interni alla Rai ma pur sempre etichettati dai nuovi padroni, per carità non che quelli di prima facessero meglio ma, si sa, il mondo gira come le fortune politiche in Rai.
Rimaneva il problema delle reti 1, 2, 3 dove, come abbiamo già scritto, girano i soldi veri dell’intrattenimento di cui il popolo e ghiotto. Qui l’accordo spartitorio fra il “truce” (sempre copyright di Giuliano Ferrara) e il giovanotto già stuart dello stadio di Napoli non era stato ancora raggiunto.
Tanto che anche noi (vedi link) deviati dalle voci fluttuanti di viale Mazzini, scrivemmo che Salvini forse aveva intenzione di rimandare queste nomine a dopo le elezioni europee.
Soluzione che, a ben vedere, l’amministratore delegato Salini, che deve pensare a far funzionare l’azienda, ben difficilmente avrebbe potuto accettare.
Ma siccome in Rai le voci girano come piuma al vento, ecco che per Rai Uno, Dagospia organo accreditato delle soffiate più attendibili, pubblica la notizia che alla ammiraglia di rete Uno dovrebbe andarci la signora, o dottoressa, Teresa De Santis il cui nome era comparso sul portale Blogo già alla fine di ottobre.
Dopo aver riportato, prudentemente che, al Carroccio spetterebbero Rai Uno e Rai Tre mentre Rai Due andrebbe ai pentastellati, Dagospia dava per tramontata l’ipotesi Freccero a Rai Uno. Al suo posto si parlava di Teresa De Santis, con Casimiro Lieto a Rai Due e a Rai Tre ma siccome l’Ad Salini non lo vorrebbe, circolava il nome del redivivo Ludovico Di Meo, mentre resisteva quello di Stefano Coletta.
La verità, sempre che i gossip la interpretino, è che Teresa è davvero in pole position con la benedizione del “truce” e dei 5 Stelle, e già la prossima settimana dovrebbe venir nominata insieme agli altri. Bene ragazzi, ci eravamo sbagliati perché quando si tratta di poltrone, di qualunque tipo e dimensione, nessuno è disposto ad attendere sei mesi.
Ma torniamo alla vispa Teresa. Lei nel 2013, quindi in tempi non sospetti, veniva definita una ‘neogrillina’, ma con un passato di vicinanza a D’alema e giornalista in pubblicazioni di sinistra. Orbene, la vicenda della scelta di Teresa per Rai Uno, nascerebbe dalla rinuncia di Freccero che ha lasciato spazio alle chances della De Santis.
Così con oltre dieci anni di vice-direzione , con il mandato di Del Noce, risorgerebbe, dopo che la ex presidente Rai Monica Maggioni l’aveva esiliata per 5 anni al Televideo. Per di più la nomina della De Santis toglierà ogni possibilità alla nomina della Ammirati — passata velocemente dal Pd ai 5 Stelle — a Rai Due.
E Salvini che c’entra? Se le cose stanno così significa che si accontenta della sua vittoria sui telegiornali lasciando in mano grillina l’’ammiraglia, forse con l’autore della barcollante ‘Prova del cuoco’ Casimiro Lieto a Rai due.
E vissero tutti felici e contenti.
Lucignolo