“A fare il profeta mai nessuno ci guadagnerà” cantava Edoardo Bennato, ma di sicuro, se si azzecca, ci si prende qualche soddisfazione. A noi è successo proprio in questi giorni. Alcune settimane fa, in controtendenza con tutti i media, analizzando la tanto discussa Prova del Cuoco, ci interrogavamo su come fosse possibile che il pubblico non capisse quello che sembrava così chiaro agli sponsor che numerosi, più numerosi della scorsa edizione, avevano deciso di investire sulla trasmissione del mezzogiorno condotta da Elisa Isoardi.
Una trasmissione vecchia di diciannove anni che parla alle casalinghe, alle famiglie, a chi cucina, a chi è a casa all’ora di pranzo sente per forza il peso dell’età e dei cambiamenti sociali. Nessuno ha più tempo per cucinare, le casalinghe sono un genere in via di estinzione e le famiglie tradizionali anche di più. La figura piena e simpaticamente caciarona di Antonella Clerici è stata sostituita dalla Isoardi a metà tra il calore del mediterraneo e l’austerità sabauda che si rivolge a un pubblico soprattutto femminile. E si sa, per quanto si dica o si speri diversamente, le donne sono raramente generose con le altre donne. Ancor di più se belle e competenti. Davvero c’erano poche possibilità che funzionasse.
Invece i fatti sembrano darci ragione e qualcosa è cambiato: da un po’ di tempo la tanto temuta parola “flop” ha smesso di echeggiare nei corridoi, sui giornali e non esce dalle dita dei troppi “leoni da tastiera”. Di più: negli ultimi giorni gli ascolti hanno avuto una seria impennata arrivando al 14.5% di venerdì, che pur essendo un picco è in linea con l’andamento di tutta la settimana.
Che poco alla volta il pubblico stia accettando questa nuova Prova del Cuoco, che ha toni, per certi versi, più elevati, dove non si parla direttamente alla famiglia, ma si fa famiglia, una sorta di famiglia allargata, dove i cuochi, il pubblico, gli esperti, guidati da Elisa Isoardi e da un Ivan Bacchi in crescita entrano nelle case e ridono, si ammalano, piangono, si tagliano, scherzano insieme a chi è dall’altra parte dello schermo?
Sarà così oppure non dobbiamo fidarci di quell’unica rondine prima di dire che è davvero primavera? Staremo a vedere.
Dulcinea