Bimba morta a Cosenza. E’ stato notificato dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza un decreto di fermo nei confronti di Giovanna Leonetti, la biologa di 37 anni che a Cosenza avrebbe ucciso la figlia di appena sette mesi.
BIMBA MORTA SOFFOCATA
La piccola sarebbe stata soffocata con un cuscino per poi tentare di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici.
L’ACCUSA
La donna è accusata di omicidio volontario aggravato e attualmente si trova piantonata in ospedale, dove è stata portata dopo che il marito al rientro a casa ha trovato la piccola in fin di vita e ha allertato il 188.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo quanto riporta l’Ansa “l’episodio è accaduto in uno stabile del centro storico della città. Erano circa le 13 quando, nell’edificio di tre piani in via Molinella, una traversa di corso Mazzini, in cui la donna viveva con la piccola e il marito, avvocato di 41 anni, si è materializzato il dramma. A trovare il corpo della piccola é stato il padre, al suo rientro a casa. Ed è stato lui a dare l’allarme al servizio di emergenza 118. L’uomo ha poi trovato la moglie seduta su una poltrona, dopo essere stata colta da malore, con accanto, sul pavimento, una confezione vuota di barbiturici. I sanitari, chiamati dal padre della neonata, dopo avere praticato i primi interventi, non sono però riusciti a scongiurare il peggio e la bimba è arrivata esanime al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata. Nello stesso nosocomio è stata portata, in stato confusionale, anche la madre. Al momento della tragedia Giovanna Leonetti e la bambina si trovavano al primo piano dell’edificio. In casa, al terzo piano, c’erano anche la nonna della piccola insieme alla sua badante. Successivamente è sopraggiunto il padre della bambina”.
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