Forti boati nel Nord Italia, il colonnello Floriani spiega cosa è accaduto

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Il Colonnello Urbano Floriani (ufficio pubblica informazione Aeronautica Militare) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

In merito ai due forti boati uditi nel Nord Italia, causati da due Eurofighter dell’Aeronautica Militare che  hanno rotto la barriera del suono per intercettare un aereo di linea francese che aveva compiuto una manovra sospetta. “Il velivolo francese aveva perso il contatto radio proprio mentre c’era un transito di competenza del Controllo –ha spiegato Floriani-. Ciò ha innescato la normale procedura a garanzia della sicurezza dei nostri cieli e dall’Aeronautica Militare sono stati fatti decollare due Eurofighter per intercettare il volo francese. I due velivoli, dato che era stato perso improvvisamente il contatto radio, hanno richiesto che si riducessero al minimo i tempi di intervento ed è per questo che hanno accelerato superando la barriera del suono”.

E spiega ancora: “Ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e di temperatura hanno amplificato la propagazione dell’onda rendendola particolarmente udibile al suolo. Questo a testimoniare la prontezza e la reattività della coppia d’allarme del nostro sistema di difesa aerea. In questi casi si applica un protocollo standard. Se il velivolo ha perso il contatto radio possiamo immaginare che abbia un problema di comunicazione, allora ci sono dei segnali visivi. I velivoli di supporto si avvicinano, si fanno vedere dal comandante dell’aereo in difficoltà e con dei segnali visivi lo dirigono o lo aiutano a risolvere il problema stesso”.