Giallo in Vaticano. Una collaboratrice di Papa Francesco che è stata trovata morta venerdì scorso nel suo appartamento alla Pisana, nella periferia di Roma.
CHI ERA LA COLLABORATRICE DEL PAPA TROVATA MORTA
Miriam Woulou, originaria dell’Eritrea, aveva 34 anni ed era incinta di sette mesi. Lavorava come receptionist nella residenza del Pontefice, la Casa di Santa Marta, in cui vivono anche anche cardinali e vescovi.
IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE
La donna, ha svelato Il Messaggero, da alcune settimana era in malattia e da qualche giorno non rispondeva al telefono. Il fratello ha quindi allertato i carabinieri che hanno trovato il corpo senza vita della 34enne nel suo appartamento di via Cesare Pascoletti.
UN’AUTOPSIA PER ESCLUDERE L’OMICIDO DI MIRIAM WOULOU
Sulla morte di Miriam Woulou è stata aperta un’inchiesta. Il magistrato ha disposto un’autopsia e l’analisi del Dna del feto che la donna portava in grembo. I carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci hanno svolto un sopralluogo approfondito nell’abitazione della giovane. C’è chi parla di indagini per omicidio sebbene, stando alle prime indiscrezioni, il cadavere non presenterebbe, almeno in apparenza, segni evidenti di violenza. Sarà dunque l’autopsia a chiarire la causa del decesso ed eventualmente a escludere l’ipotesi del delitto.
L’UOMO MISTERIOSO
Secondo il quotidiano romano, in questa vicenda ci sarebbe anche un “uomo misterioso”, conosciuto dalla vittima in Vaticano, un addetto alla sicurezza di Papa Francesco. Un tipo “alto, elegante, capelli tagliati a spazzola come li portano i militari”, secondo la descrizione di una vicina di casa di lei. Il suo possibile ruolo in questo caso resta ancora un mistero.