Rai Uno, Benedetta Rinaldi impara ad alzare la voce

Lettera con un consiglio alla conduttrice dolce e mite di Uno mattina estate

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Benedetta Rinaldi

Cara Benedetta Rinaldi, quello che ti rivolgiamo è un consiglio spassionato, un appello accorato: ti chiediamo di fare uno sforzo, di cambiare per un po’ la tua natura dolce e mite perché non si addice all’ambiente in cui ti trovi.

Perché non contano i titoli, non conta essere una giornalista, non conta l’esperienza, soprattutto non conta l’educazione, può bastare anche solo la terza media, credici. Hai condotto per due edizioni Uno mattina estate senza mai creare un problema, senza capricci da star, senza sfuriate, poi, lo scorso anno, hai addirittura condotto un programma in tre, con i dovuti pesi e misure ma sempre in tre e anche lì non hai strepitato, non hai sbattuto i piedi.

Chiunque tra le tue più o meno illustri colleghe avrebbe avuto da ridire, tu invece no! Come un bravo soldatino, ligia innanzitutto al dovere hai portato a casa il tuo compito per giunta con ottimi risultati. E come ti ha ripagato la rete? Come ti ha ripagato il neo direttore Fabiano? Facendoti arrivare in corsa ed è un eufemismo ad Uno mattina estate. Perché noi lo sappiamo come è andata. All’improvviso qualche mente eccelsa deve aver esclamato qualcosa di molto simile a questa esclamazione “o ca@@io… se semo scordati a Rinaldi…e mo?”.

Ed è così che a pochi giorni dalla messa in onda compari tu, perché sanno che sei una professionista, che non alzi la voce che non sollevi questioni e nemmeno i tavolini. E invece dovresti. Perché pare che Fabiano non sappia cosa fare di fronte ad una conduttrice furente che alza la voce, sbatte i tavolini e fa di tutto per farsi sentire oltre le pareti ovattate delle stanze dei direttori. E allora ti invitiamo ad essere aggressiva, urlatrice, presuntuosa, spocchiosa, furiosa e di andare a viale Mazzini a fare una scenata per fare valere i tuoi diritti perché per averla vinta basta solo il tono di voce adatto. Ed è alto, molto alto.

Bob