Mattino 5, intervista esclusiva a Veronica Panarello

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Veronica Panarello
Veronica Panarello

Nel corso della puntata di “Mattino 5” di oggi, lunedì 3 aprile 2017, è stata mandata in onda un’ intervista esclusiva a Veronica Panarello, la donna condannata in primo grado a trent’anni di reclusione per l’omicidio del figlio Lorys Stival ucciso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina (Ragusa).
La donna continua a professarsi innocente e ribadisce la relazione con il suocero, Andrea Stival.
Di seguito lo sbobinato integrale dell’intervista realizzata in carcere tramite l’avvocato Francesco Villardita, legale della donna:
DOMANDA: Veronica, Lei si proclama innocente per la violenta morte del suo bambino, Lorys: come vive la condanna, soprattutto adesso che il suo difensore ha presentato ricorso in appello?
E’  sempre ed ancora fiduciosa di poter dimostrare che non ha ucciso suo figlio?
VERONICA: Vivo la condanna con immenso dolore ma sono sempre fiduciosa. Un giorno o l’altro sono certa… mi crederanno. E farò di tutto per dimostrarlo fuori e dentro da qui.
Adesso e dopo la presentazione dell’appello e’ difficile… sto vivendo momenti di grande ansia.
DOMANDA: Leggendo le innumerevoli pagine che la condannano, Veronica cosa le fa più rabbia? Cioè cosa le ha dato più fastidio quando il giudice non solo non l’ha creduta, ma l’ha dipinta come “lucida assassina”.
VERONICA: Non sono una lucida assassina nè una criminale. Cosi’ come  è scritto nella sentenza. Mi ha dato molto dispiacere, non dico fastidio ma mi ha procurato dolore essere dipinta per quello che non sono. Ho detto la verità e non sono stata creduta.
DOMANDA: Veronica, lei per il giudice (ed anche per l’opinione pubblica) ha mentito e lo ha fatto sin da subito e più volte. Ma lei  ha sempre sostenuto  di non aver ricordato in un primo momento e di aver avuto paura dopo di dire la verita’. Se potesse ritornare indietro allora cosa farebbe?
VERONICA: Io ho mentito una volta sola: quando ho parlato dell’incidente di mio figlio in casa. Avevo paura a raccontare la verità… avevo paura !!… Non era facile.
Quando ho detto di avere accompagnato Lorys a scuola ho detto quello che ricordavo in quel momento. Ne ero convinta: convintissima.
Se potessi ritornare indietro? Dato che in quei primi momenti  non ricordavo non avrei potuto fare diversamente da quello che ho fatto.
DOMANDA: Veronica, parliamo del  rapporto con suo marito: col senno di poi, confiderebbe subito a Davide la relazione sentimentale che lei sostiene di aver avuto con suo suocero?
VERONICA: Le confesso, oggi l’unica cosa che non farei è quella di tradire davide… di avere una relazione con un’altra persona. Men che meno tradirlo con mio suocero Andrea. Così non avrei nulla da nascondere a mio marito. E poi, se avessi avuto il coraggio di parlargliene forse… no ne sono certa….lui mi avrebbe aiutata !!!
DOMANDA: Veronica, c’è ancora qualcosa che non ha raccontato?
VERONICA:  Ho raccontato tutto e non mi credono: ho fornito arma del delitto, complice e movente. E non sono stata creduta. Cos’altro devo e posso fare? Il giudice dice che potrei continuare ad uccidere. L’errore è proprio in quella parola… “continuare”. non posso continuare a fare una cosa che non ho fatto.  Io non ho ucciso mio figlio LORYS!
DOMANDA: pensa spesso a suo figlio? Magari le capita di sognare il piccolo Lorys?
VERONICA:  Sì …. Lorys e’ sempre con me…..Lo sogno spesso e dormo sempre con una canottiera di Lorys sotto il cuscino.