Un forte botto, poi le urla di spavento e dolore, alcune spente dalla morte. É quanto accaduto nella serata di lunedì 22 maggio a Manchester (Regno Unito) quando durante il concerto della popstar Ariana Grande si è consumato l’ennesimo atto di terrorismo internazionale. Il bilancio attuale dell’attentato in continuo aggiornamento, è di circa 22 morti (tra cui bambini e giovanissimi) e 59 feriti.
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Intorno alle ore 22.30, subito dopo la fine del concerto, un insospettabile kamikaze si è fatto esplodere all’interno della Manchester Arena, nella zona foyer (nei pressi delle biglietterie), causando decine di morti. Da lì l’incredibile “fuggi fuggi” di circa 20mila persone in preda al terrore, riversatesi nelle strade e nelle stazioni metro. Ariana Grande è rimasta illesa perchè lontana dal luogo dell’esplosione. Prime indiscrezioni parlano di una “bomba spara chiodi”, ma le forze dell’ordine britanniche sono al lavoro per ricostruire la vicenda. Al momento non ci sono state rivendicazioni da parte dell’Isis, anche se alcuni siti jihadisti hanno “festeggiato” l’attentato.
Diversi i pensieri di cordoglio, nei confronti delle famiglie delle vittime e dei feriti, già pubblicati sul web da personaggi dello spettacolo e utenti dei social.