A Monaco solo i migliori riescono a vincere. Le anguste stradine del Principato impongono ai piloti una concentrazione d’acciaio e nervi saldi, e ad essere pronti a qualsiasi evenienza. Basta un incidente per chiamare in pista la Safety Car o addirittura far sventolare la bandiera rossa, rimescolando totalmente la situazione e le strategie.
Sebastian Vettel ha conquistato il suo secondo successo in tutta la sua carriera a Montecarlo, il sesto al volante della Ferrari, raggiungendo il leggendario Gilles Villeneuve (la cui grandezza va ben oltre gli ingenerosi numeri che la sorte gli ha concesso). Un risultato reso ancor più meraviglioso dal secondo posto di Kimi Raikkonen, partito in pole-position e passato dal compagno di squadra durante le soste ai box. Una doppietta tutta rossa, che mancava dal Gran Premio di Germania 2010 con Fernando Alonso e Felipe Massa, ma soprattutto che non si vedeva a Monaco dal 2001, dove vinse Michael Schumacher davanti a Rubens Barrichello. Si è scritta la storia, un fatto che resterà negli annali della Formula 1.
E sorprende anche chi è arrivato sul gradino più basso del podio, ovvero Daniel Ricciardo (Red Bull), al terzo posto per il secondo Gran Premio consecutivo, davanti a Valtteri Bottas, con una Mercedes in evidente sofferenza, e al compagno di squadra Max Verstappen.
Eccellente il sempre più veloce Carlos Sainz (Toro Rosso), sesto, mentre Lewis Hamilton, “capitano” della Casa di Stoccarda, ha cercato di contenere i danni di un weekend disastroso (solo tredicesimo in qualifica), giungendo settimo.
A chiudere la zona punti un ottimo Romain Grosjean (Haas), il brasiliano Felipe Massa (Williams) e Kevin Magnussen (Haas).
La gara, nonostante la natura stretta e tortuosa del tracciato, è stata tutto sommato piacevole da guardare, con alcuni importanti colpi di scena, in primis il sorpasso ai box di Vettel su Raikkonen e il grande recupero di Ricciardo, il quale allungando il suo primo stint ha sopravanzato Bottas e Verstappen, conquistando la terza posizione. Si è avuta grande paura nelle fasi finali di gara per Pascal Wehrlein (Sauber), entrato in contatto con Jenson Button (che sostituiva Fernando Alonso, impegnato a Indianapolis, in McLaren-Honda), ma il pilota tedesco è uscito dalla vettura sulle sue gambe e apparentemente illeso.
Per Sebastian questa è una vittoria importantissima in chiave campionato, visto che, approfittando dei guai di Hamilton, adesso ha 25 punti di vantaggio sul pilota della Mercedes, mentre la Scuderia di Maranello a riconquistato la testa della Classifica Costruttori. Una situazione impensabile durante l’inverno, quando le Frecce d’Argento sembravano le favorite, e ora invece devono recuperare il gap nei confronti della Rossa, totalmente rinata grazie a questa monoposto a passo corto, la SF70H.
Il Gran Premio di Canada, che si svolgerà fra due settimane nel circuito cittadino intitolato a Gilles Villeneuve di Montréal, sarà un punto cruciale per l’intera stagione, perché potrebbe significare l’inizio della rinascita di Lewis Hamilton come quello della fuga di Sebastian Vettel.
ORDINE DI ARRIVO GP DI MONACO
1) Sebastian Vettel (Ferrari)
2) Kimi Raikkonen (Ferrari)
3) Daniel Ricciardo (Red Bull-TAG Heuer)
4) Valtteri Bottas (Mercedes GP)
5) Max Verstappen (Red Bull-TAG Heuer)
6) Carlos Sainz (Toro Rosso-Renault)
7) Lewis Hamilton (Mercedes GP)
8) Romain Grosjean (Haas-Ferrari)
9) Felipe Massa (Williams-Mercedes)
10) Kevin Magnussen (Haas-Ferrari)
CLASSIFICA PILOTI
1) Sebastian Vettel (Ferrari) 129 pts.
2) Lewis Hamilton (Mercedes) 104 pts.
3) Valtteri Bottas (Mercedes) 75 pts.
4) Kimi Raikkonen (Ferrari) 67 pts.
5) Daniel Ricciardo (Red Bull) 52 pts.
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1) Ferrari 196 pts.
2) Mercedes GP 179 pts.
3) Red Bull-TAG Heuer 97 pts.
4) Force India-Mercedes 53 pts.
5) Toro Rosso-Renault 29 pts.
Simone Pacifici