Ucciso il rapper XXXTentacion, forse una rapina

0
344

Ennesima morte violenta nel mondo del rap Usa. Il rapper XXXTentacion, al secolo Jahseh Dwayne Onfroy, 20enne della Florida, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco all’uscita di un concessionario di motociclette.

A riportare la notizia, poi confermata dall’ufficio dello sceriffo di Broward, il sito Tmz.

In un comunicato, la polizia ha riferito che il rapper è stato avvicinato da due uomini armati poco prima delle 16 di lunedì.

Ad aprire il fuoco “almeno uno dei due sospetti“, che è poi fuggito dalla scena del crimine, a Deerfiled Beach, 70 chilometri a nord di Miami, insieme all’altro uomo a bordo di un Suv di colore scuro.

Potrebbe essersi trattato di una “rapina”.

Il giovane rapper è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove ne è stata dichiarata la morte.

XXXTentacion trascorse la sua infanzia principalmente a Lauderhill e Pompano Beach, allevato principalmente dalla nonna materna a causa delle crisi finanziarie della madre.

Ha spesso sostenuto di non aver vissuto in un ambiente sereno, arrivando, all’età di 6 anni, sul punto di pugnalare un uomo che stava maltrattando sua madre.

Fu indirizzato al mondo della musica dalla zia, che lo convinse ad iscriversi al coro scolastico (da cui venne cacciato, in seguito ad un litigio fisico con uno studente), quindi a un conservatorio. Fu espulso anche dal coro della chiesa a causa di un attacco fisico ai danni di un altro studente.

Fu poi espulso alle scuole medie a causa di una serie di alterazioni psicologiche.

A segnare la vita di Onfroy fu la violenza: nel 2014 rimase per un anno in un penitenziario giovanile, dove conobbe Stokeley Clevon Goulbourne, ovvero il rapper Ski Mask, con il quale collaborerà per la produzione di brani musicali una volta uscito di prigione.

Tra il 2014 ed il 2016, Onfroy lavorò per un call center, ma perse l’impiego a causa dei problemi con la legge.