Non vorremmo sembrare presuntuosi, ma dell’assetto delle direzioni reti Rai Cinquequotidiano, nella sua rubrica Maledetta TV, ne aveva parlato almeno un mese fa quando ancora per l’ammiraglia Rete Uno, girava insistentemente il nome di Casimiro Lieto, autore de “La prova del cuoco” e sponsorizzato dalla conduttrice Elisa Isoardi poco preoccupata, a quanto pare, dell’insoddisfacente seguito (leggi share) della sua trasmissione.
Poi solo ieri l’indiscrezione dei giornaloni e dell’immancabile Dagospia che per martedì danno per certa la nomina di Teresa De Santis a Rete uno, Carlo Freccero alla Due e la conferma di Stefano Coletta alla Tre.
Bene, diranno gli addetti ai lavori, così dopo le nomine lottizzate ai telegiornali, finalmente l’amministratore delegato potrà mettersi al lavoro per far funzionare la baracca.
Ma le nomine in Rai si sa, non sono funzionali al miglioramento dei dei programmi e della elefantiaca struttura di 13.000 dipendenti, ma sono solo congeniali alla soddisfazione degli appetiti politici dei padroni del vapore del momento che di riformare la Rai non hanno, come tutti quelli che li hanno preceduti, alcuna intenzione, ma solo di spartirsela.
E sin qui, dirà qualcuno, il solito pistolotto moralistico, solo che dietro a queste recenti nomine ci sono dei retroscena. Che non riguardano certo Freccero che essendo pensionato presterà la sua competente opera gratuitamente (ma sino a quando?) e nemmeno per Coletta alla Tre che sino ad oggi risultati di share ne ha pure portati a casa.
Alla nostra Teresa invece stanno tentando di fare le pulci per il suo passato di sinistra, la sua provenienza dal quotidiano comunista il Manifesto e il suo d’Alemismo d’antan. Se ci consentite, tutte pirlate perché in Rai le casacche si cambiano ad ogni stormir di foglia e oggi , frinire di grilli o strilli saliviniani securitari e sovranisti.
Anzi, il fatto che la De Santis abbia tentato di costituire in Rai un sindacato paragrillino dei giornalisti alcuni anni fa, è solo acqua passata perché lei, alla direzione dell’Ammiraglia, ci arriva in quota Lega, con il placet di Salvini che della faccende Rai si occupa da anni, almeno da quando ha conosciuto la sua ex fidanzata Elisa.
In verità originariamente Casimiro, fra mille incertezze, era stato il prescelto di Matteo se non fosse che l’ad Salini voleva un interno, ma come si fa a resistere ad un rampante vice premier e ministro dell’interno? Et voilà ecco spuntare il nome di Teresa, dieci anni di vice-direzione , con il mandato di Del Noce, risorge dopo che la ex presidente Rai Monica Maggioni l’aveva esiliata per 5 anni al Televideo.
Allora fuori Lieto dentro la De Santis, quello che conta è che la Lega riesca a mettere mano alla Rete ammiraglia, sotto sotto lasciando un contentino anche alla Isoardi che bene o male qualche parolina all’orecchio di Matteo deve pur sempre averla sussurrata.
Insomma tutto ok anche se la De Santis non pare una scelta di alto profilo, ma sarà il tempo a smentire i malevoli, eppure si dice che la decisione del “truce” abbia segnato qualche malumore fra i suoi, ma se il capo ha deciso….
E poi anche in Rai le cose possono cambiare e rapidamente. A scandirne le svolte sono sempre gli esiti elettorali e le maggioranze di governo che si susseguono. Lei, la Rai rimane invece sempre immutabile e sfuggente come la balena bianca di Melville, senza alcun riferimento alla defunta DC.
Lucignolo