Canale 5 trasmetterà la prima serie tv dedicata alla vita del Pontefice: Francesco, il Papa della gente di Daniele Luchetti (versione più lunga e dettagliata del film uscito al cinema “Chiamatemi Francesco”). Il film in due puntate andrà in onda mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre, a pochi giorni dall’80esimo compleanno di Papa Bergoglio che ricorrerà sabato 17 dicembre.
“Francesco, il Papa della gente” è il racconto dello straordinario percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di emigrati italiani in Argentina, a diventare il Papa più amato e rivoluzionario del nostro tempo. È il suo viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese – l’Argentina – che ha vissuto momenti storici controversi, fino all’elezione al soglio pontificio nel 2013.
Fortemente voluta da Pietro Valsecchi e prodotta per Taodue film, “Francesco, il Papa della gente” è una miniserie in due puntate la cui realizzazione ha impegnato 16 settimane di riprese tra Argentina, Germania e Italia con un cast di attori internazionale e oltre 3.000 comparse. Totalmente finanziato dal Gruppo Mediaset con 15 milioni di euro, è il primo progetto tv al mondo dedicato alla vita del Papa ed è già stato richiesto da 40 gruppi televisivi stranieri.
IL CAST – Se il progetto è internazionale a cominciare dal cast (tra cui il Bergoglio giovane dell’attore argentino Rodrigo de La Serna e quello più maturo del cileno Sergio Hernàndez), la regia è italiana ed è stata affidata a un autore come Daniele Luchetti, alla sua prima serie tv dopo quindici film e cinque David di Donatello. Nel cast ci sono anche Muriel Santa Ana, Jose Angel Egido, Pompeyo Audivert, Paula Baldini, Alexander Brendmuhl e con la partecipazione di Mercedes Moran.
Luchetti insieme all’autore argentino Martin Salinas, hanno sceneggiato la miniserie che li ha impegnati per due anni in ricerche storiche, religiose e interviste a testimoni e persone comuni che hanno conosciuto Bergoglio prima che diventasse Papa. Un lavoro necessario a coniugare la spettacolarità e il taglio avvincente della serie con il necessario rispetto delle verità storiche di una vita mai raccontata prima.
LE DICHIARAZIONI – «È un onore per Canale 5 presentare la prima serie tv al mondo su Papa Bergoglio – ha detto Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5 –. Due prime serate consecutive per raccontare la storia di un ragazzo figlio di emigrati italiani in Argentina che da quando è diventato Papa sta incidendo con forza sulla vita contemporanea. Una figura interessante non soltanto per motivi religiosi come dimostrano ogni giorno le prime pagine dei giornali».
Il film in due puntate sarà presentato oggi in anteprima alle ore 16 al Policlinico Gemelli a Roma.
LA STORIA – La storia comincia con gli anni della giovinezza di Jorge, un ragazzo come tanti, peronista, con una fidanzata, gli amici, e una professoressa di Chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per tutta la vita. Tutto cambia quando la vocazione lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti.
Durante la terribile dittatura militare di Videla, Bergoglio viene nominato, seppur ancora molto giovane, Padre Provinciale dei Gesuiti per l’Argentina. Questa responsabilità in un momento così tetro metterà alla prova, nel modo più drammatico, la fede e il coraggio del futuro Papa. Jorge nonostante i rischi si impegnerà in prima persona nella difesa dei perseguitati dal regime – ma pagherà un prezzo umanamente altissimo vedendo morire o “scomparire” alcuni tra i suoi più amati compagni di strada.
Da questa esperienza Bergoglio uscirà cambiato e pronto a vivere il suo impegno futuro nella costante difesa degli ultimi e degli emarginati. Divenuto Arcivescovo di Buenos Aires continuerà la sua opera di aiuto agli abitanti delle periferie, difendendoli dalle sopraffazioni del potere e promuovendone la crescita individuale e collettiva. Il racconto si conclude con l’indimenticabile serata in cui, in una piazza San Pietro stracolma di folla, Jorge Bergoglio vestito di bianco e con una croce di ferro, saluterà il mondo con il nome di Francesco, con la schietta semplicità e l’umanità profonda con cui tutti siamo abituati a conoscerlo.